Leoluca Orlando piace, ma l'occhio del cittadino è vigile
Mentre la graduatoria del Sole24Ore vede Leoluca Orlando al secondo posto, di certo c'è che i palermitani di oggi sono più attenti rispetto al passato

Leoluca Orlando
Leoluca Orlando e Marco Zambuto si ritrovano dunque ai vertici della graduatoria nazionale di gradimento dei politici locali di Governance Poll 2012: il sondaggio, realizzato da Ipr-Marketing, ha assegnato al sinnacollando il 71% dei consensi da parte dei palermitani (a un tiro di schioppo dal risultato ottenuto da Zambuto che ha incassato il 70% dei pareri favorevoli). E gli altri sindaci siciliani? Lontani, lontanissimi: per trovare il più amato bisogna arrivare comunque al 55esimo posto ottenuto da Nello Dipasquale, primo cittadino di Ragusa, mentre i sondaggi condannano Giuseppe Buzzanca, sindaco di Messina, al 100esimo posto, il penultimo.
Orlando piace, dunque. E piace anche adesso, smaltita la sbornia della campagna elettorale e l'euforia dell'elezione. Certo ci sono, ancora, i lavoratori della Gesip a presidiare Palazzo delle Aquile, e c'è ancora l'emergenza rifiuti che va e viene, e ci sono le macerie di via Bagolino, e tanti, tanti altri buchi neri: quelli di una città che con Orlando ha sperato e spera nella svolta decisiva ma che non ha ancora cambiato davvero connotati. Eppure Orlando piace, ancora.
Lui, il sinnacollanno, lo sa bene: e del resto cos'altro mai poteva significare la battuta riservata ai cronisti durante la conferenza stampa d'inizio anno? "Cosa non rifarei mai? Candidarmi a sindaco di Palermo!". Salvo poi togliere tutti dall'imbarazzo: "E una cosa che rifarei? Candidarmi a sindaco di Palermo".
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