ATTUALITÀ
Le martellate omofobe e l'urgenza di una normativa
Un ragazzo omosessuale di 23 anni è stato aggredito con un martello davanti un internet point di Palermo: già fermato l'aggressore, subito rilasciato
L'altra faccia di Palermo: accanto alla città che si prepara all'appuntamento del Pride nazionale del prossimo giugno e che lo fa con entusiasmo, dialogo ed iniziative, ne esiste un'altra che esprime dissenso nel peggiore dei modi, attraverso la violenza omofoba. Tutto alla luce del sole, davanti un internet point in via Torino: lo scorso 30 aprile un trentenne, già identificato dalle Forze dell'Ordine, ha colpito con un martello un ragazzo omosessuale di 23 anni, Mario Castronovo; sette giorni di prognosi, tre punti di sutura e, naturalmente, tanta paura.
Fondamentali, per l'identificazione del colpevole, i social network: M.L. (queste le iniziali dell'aggressore) proprio qualche minuto dopo aver preso a calci, pugni e martellate Castronovo, ha raccontato quanto accaduto sul proprio profilo Facebook, con tanto di autoscatto con il martello in pugno e giustificazione a proposito di una "battaglia vinta contro i gay". Quando la polizia lo ha fermato, aveva addosso quattro coltelli: si tratta di un personaggio dal passato non proprio limpido, già arrestato in Germania per violenza sessuale e con quattro profili su Facebook.
Il coordinamento "Palermo Pride" sta seguendo il caso, con l'ausilio dell'avvocato Marco Carnabuci, legale di Arcigay Palermo: l'aggressore è già a piede libero. «Alle istituzioni locali - ha dichiarato Titti De Simone, coordinatrice del Palermo Pride - ribadiamo la necessità di sviluppare azioni contro l'omofobia, ed alla Regione di approvare al più presto una normativa antidiscriminazione e per la parità di diritti. Siamo sicuri che la grande partecipazione che ci aspettiamo al Palermo Pride e ai Pride diffusi in tutta Italia contribuirà a mettere queste iniziative nell'agenda politica».
Il tema politico locale si ricollega a quello nazionale: fa discutere la nomina di sottosegretario alle Pari Opportunità di Michaela Biancofiore, deputata del Pdl, che in passato non ha risparmiato dichiarazioni sicuramente controverse in merito al tema dell'omosessualità.
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