CULTURA
La spettacolare scena dei carri mariani: a Pedara la festa della Madonna Annunziata
Un appuntamento tradizionale e capace di richiamare un gran numero di visitatori: musica, processioni, giochi di fuoco e l'apertura dei carri mariani
Carri mariani a Pedara
Quest'anno la manifestazione è nei giorni di sabato 9 e domenica 10 settembre: il paese si trasforma in una grande macchina spettacolare che si dipana lungo tutto il centro, accompagnata da giochi di luce e musica.
Si parte il sabato mattina con l'uscita dei ceri: strutture in legno portate in spalla dai devoti, che fanno il giro del paese, la processione poi si snoda sulle seguenti strade e corsi: corso Ara di giove, via Laudani, via Roma, via Leonardi, piazza Sant'Antonio, di nuovo corso Ara di giove, via Pirandello, via Verga, via Collegio delle ginestre e rua Sant'Antonio.
Poi nel pomeriggio la festa inizia con l'entrata delle bande che girano per Pedara e continuano fino alle 21.30 quando la magia dell'apertura dei carri mariani è preceduta dai fuochi d'artificio.
In quelle stesse ore esce il simulacro della Madonna che, accompagnato dai ceri, arriva poi a mezzogiorno in Chiesa Madre per uscire nuovamente nel pomeriggio: un'uscita solenne con dei fuochi d'artificio e ceri che si conclude con un secondo corteo dei carri mariani, curati dalle maestranze giovanili dei partiti "Piazza" e "Sant'Antonio".
Si tratta di figure messe in scena da figure viventi, che ispirano le rappresentazioni agli tratti dalle Sacre Scritture e illustrano alcune tappe della storia cristiana del mistero della maternità di Maria.
I carri, costruiti dalle maestranze dei due quartieri del centro storico, i partiti "Piazza" e "Sant'Antonio", ospitano una serie di ingranaggi che, azionati manualmente, determinano i vari movimenti dei pannelli e delle scenografie contenenti personaggi viventi in costume.
Tali strutture, fino a circa trent'anni fa, erano ancora realizzate quasi interamente in legno e la base sulle quali venivano collocate era composta da vecchi carretti che, legati insieme, le rendevano mobili.
Ne viene fuori una sorta di catechesi per immagini che unisce arte, tecnica e fede e dà forma caratterizzante ad una delle poche espressioni di religiosità popolare non inquinata da miracolismi e da culti di santi in odore di paganesimo.
Un appuntamento tradizionale e capace di richiamare un gran numero di visitatori e che ha il suo valore aggiunto nel fatto che la manifestazione, nelle sue varie espressioni artistiche, artigianali e tecniche, è frutto di un lungo lavoro collettivo.
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