"La Giara" e "I Civitoti" al teatro Franco Zappalà
In scena allo Zappalà i due atti unici "La Giara" di Luigi Pirandello, e "I civitoti in Pretura" di Nino Martoglio, con la regia di Franco Zappalà
La giara sarà riparata da Zi' Dima, un artigiano che si vanta di avere inventato un mastice miracoloso, ma Zirafa non si fida ed insiste affinché il conciabrocche renda più sicura la saldatura usando anche dei punti di fil di ferro. Costretto ad obbedire al padrone, Zi' Dima si mette all'interno della giara per eseguire la riparazione, ma terminatandola, resta bloccato al suo interno. Ne nasce subito una lite: Zi' Dima vuole in ogni caso essere pagato per la perfetta riparazione, mentre Zirafa si dichiara disposto a pagarlo, ma vuole essere risarcito per il fatto che per liberarlo bisognerà rompere la giara. Piuttosto che pagare, Zi’ Dima preferisce restare all'interno della giara dove passerà allegramente la notte, fra canti e balli dei contadini ai quali ha offerto vino e cibarie. In preda alla rabbia, per il danno e la beffa, Don Lolò Zirafa finisce per tirare un poderoso calcio alla giara che si romperà definitivamente e Zi' Dima, così involontariamente liberato, avrà partita vinta.
Seconda rappresentazione sul palco del teatro Zappalà sarà "I civitoti in Pretura": la scena è ambientata nell’aula di un tribunale di Civita, un paesino della Sicilia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, mentre si sta svolgendo il processo all’imputato Masillara, accusato di aver accoltellato un suo compaesano. Tutta la commedia ruota intorno alle incomprensioni tra il pretore, che è del nord Italia, e la testimone Cicca Stonchiti, di Civita. Quest'ultima, per paura delle ritorsioni di Masillara, tenta di insabbiare la situazione approfittando delle incomprensioni con il pretore parlando di tutt’altro tranne che del crimine; dopo la deposizione Cicca esce di scena ed entra Messer Rapa, la guardia, testimone del fatto. Personaggio onestissimo ma tutto d’un pezzo, Messer Rapa non fa altro che ingarbugliare ancora di più la situazione. Quando Cicca entra per la deposizione finale, ma con il pretesto di aver perso un orecchino e accusando di furto la compaesana Viulanti, si crea in aula un litigio fra le due commari che porta il pretore a sospendere l’udienza.
In entrambi gli atti gli interpreti saranno Nino e Maria Zappalà, Maurizio Bologna, Gaspare Sanzo, Polo Tutone, Antonella Mucè, Angelo La Franca, Rosalinda La Franca, Marco Feo, Chiara Lo Conte e Salvo Dolce. Il debutto degli spettacoli sarà sabato 12 febbraio alle 21.30 e poi sarà replicato domenica 13 febbraio alle 18.30, giovedì 17 febbraio alle 18.30, sabato 19 febbraio alle 17.30, e l’ultimo spettacolo sarà domenica 20 febbraio alle 18.30. Il costo del singolo biglietto è di 20 euro a prezzo intero, 16 euro per i soci Cral, 12 euro per bambini da 6 a 10 anni. Per maggiori informazioni potete chiamare i numeri 091.543380 e 091.362764 o visitare il sito www.teatrofrancozappala.com.
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