La Fabbrica del Terrore sbarca all'Ask 191
Studioso e intellettuale poliglotta americano di stampo europeo, Tarpley è uno storico ed attivista assai conosciuto negli Stati Uniti per la sua biografia non autorizzata di George Bush padre ("George Bush: The Unauthorized Biography", 1992) che negli anni è diventato una vero e proprio classico nel suo genere. Negli anni Settanta Tarpley ha lavorato e studiato in Italia, e nel 1978 pubblicò un importante studio sul caso Moro ("Chi ha ucciso Aldo Moro?") in cui per la prima volta si avanzava l'ipotesi del coinvolgimento atlantico nell'affaire che fu un punto di non-ritorno per la storia italiana. Negli anni Novanta, dopo la fortunata biografia di George Bush senior ha pubblicato altri due libri di grande respiro analitico e di inchiesta sociologica sui poteri: "Against oligarchy" (1996) e "Surviving the Cataclysm" (1999). Grazie alla sua vena istrionica e iconoclasta Tarpley si è costruito un ruolo per certi aspetti insostituibile all'interno della galassia dei network di informazione alternativa negli Usa. Riguardo all'11 settembre le sue analisi non hanno fatto che continuare un percorso già tracciato, culminando nel 2005 con la pubblicazione di "9/11 Synthetic Terror: Made in Usa". Acuto studioso delle politiche di intelligence di diversi stati e delle operazioni sotto falsa bandiera dei dominanti moderni di tradizione anglo-sassone, Tarpley ha elaborato una sua peculiare visione dei processi di gestione criminale del potere globalizzato nella fase che si apre con l'11 settembre. Una visione in cui il ruolo principale della varie agenzie della rete del terrore sintetico è quello di creare incessantemente spezzoni di realtà geo-politica e comunicativa funzonali ai disegni di dominio delle corporations e del capitale finanziario.
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