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La “Doulos” a Palermo (i sogni son desideri)

La “Doulos”, la nave passeggeri transoceanica più antica del mondo (la troviamo nel libro dei Guinness dei primati), è ospite del porto di Palermo sino al 21 gennaio

  • 16 gennaio 2005

Una volta ho sognato di perdermi fra gli scaffali di un’enorme libreria (e non si trattava per nulla di un incubo, anzi), un’altra volta ho sognato di vivere sopra un’elegante nave con la quale giravo di porto in porto per paesi lontani e sconosciuti (era un sogno di tutto rispetto) ed adesso immaginate il mio stupore nel vedere tali avventure oniriche tradotte in realtà. Sto parlando della motonave “Doulos”, la nave passeggeri transoceanica più antica del mondo (la troviamo nel libro dei Guinness dei primati), ancora attiva (è stata fabbricata nel 1914, solo due anni dopo il tanto sfortunato quanto famoso”Titanic”), ospite del porto di Palermo, attraccata al molo Vittorio Veneto, dal 12 gennaio, giorno della cerimonia inaugurale di apertura al pubblico, sino al 21 gennaio. E anche i numeri che le ruotano intorno hanno del fantastico: se circa 300 sono le persone che ci vivono, provenienti da 40 Paesi differenti, sono invece 17 milioni coloro i quali l’hanno visitata negli ultimi 27 anni (con una media di 1000 persone al giorno), durante i suoi stazionamenti in oltre 500 porti di 99 nazioni.

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Ma andiamo per ordine. Senz’altro possiamo dire che questa nave appartiene al mondo: è stata costruita in America a Newport e nella sua lunga vita ha cambiato nome quattro volte (Medina, Roma, Franca C e infine Doulos) solcando i mari per il trasporto merci o in crociera (ha fatto servizio per diverse compagnie, fra cui l’italiana Costa Line, era appunto Franca C tra il 1955 ed il 1977), ma senza dubbio è adesso che svolge una funzione assai speciale, donde il nome attuale “Doulos” che vuol dire in greco servitore (e tale è il suo equipaggio nei confronti di Dio e delle nazioni che la nave visita). Infatti, da circa 30 anni, è gestita da un’associazione tedesca senza fini di lucro, la “Gute Bucher fiìr Alle” (“Buoni libri per tutti”), fondata in Germania nel 1977 (ma la nave è registrata a La Valletta e batte bandiera maltese), che promuove attività culturali distribuendo letteratura di qualità a prezzi convenienti. Per questo la nave si è trasformata nella più grande libreria galleggiante del mondo (e naturalmente devo averla già visitata in sogno), cosa alla quale deve la sua fama: più di seimila titoli diversi per mezzo milione di volumi (la maggior parte dei quali in inglese, ma ve ne sono anche in altre lingue) riguardanti i più svariati argomenti (dallo sport alla religione, dalla cucina alla scienza, alla tecnologia e alla filosofia, anche per bambini).

Certo, considerando che nella nostra città le biblioteche soffrono di un destino infausto (chiusure prolungate, crolli …) dovremmo riflettere su quanto il nostro significato di cultura ci accomuni con il resto del mondo, ma forse è meglio lasciare perdere. Torniamo alla nave. Riguardo le tante persone che vivono a bordo, si tratta di volontari fortemente motivati che rimangono sulla nave per circa due anni, senza ricevere alcun compenso. Ognuno ha un suo compito, per far fronte alle comuni esigenze di vita sociale di questa variegata collettività, dal dentista all’insegnante di computer, passando per il barbiere. Pur venendo da diversi paesi e culture e religioni (cosa evidente, tratti somatici a parte, anche dalle fogge degli abiti, le più varie) tutti però hanno come punto di riferimento gli insegnamenti della Bibbia e l’intento comune è quello di portare il messaggio evangelico nel mondo. Ma oltre a questo sostegno spirituale, considerevole è quanto riescono a fare per i paesi più bisognosi, fornendo anche aiuti materiali di diverso genere. Ma come si mantengono questi naviganti missionari? Devono il loro mantenimento (e anche quello della nave) in buona parte alle donazioni dei privati (anche case editrici, naturalmente) e solo per un minimo (il 20% delle entrate) alla vendita dei libri e dei biglietti.

Ed a questo proposito la nave, oltre ad un consueto giro a bordo (dalle 10 alle 22 dal martedì al sabato, dalle 14 alle 22 la domenica e il lunedì) ed una visita alla libreria (prezzo di entrata euro 0,50, da non perdere assolutamente!!!) offre, anche col patrocinio del Comune di Palermo, degli appuntamenti particolari : domenica 16 alle 20,30 ”Lighthouse café”; sabato 15 alle 20,30 “Spettacolo internazionale” di balli etnici e canzoni folcloristiche dei paesi da cui provengono i membri dell’equipaggio attuale della “Doulos” ai Cantieri Culturali della Zisa; venerdì 14, sabato 15 e domenica 16, dalle 16 alle 20, visite guidate (euro 2,50 per gli adulti e euro 1 per i ragazzi); venerdi’ 14 alle 20,30 “I colori dell’Asia” e infine domenica 16, dalle 14 alle 18, “Open day” con clowns, stands culturali e costumi caratteristici. Un ultimo consiglio: non stupitevi se dopo aver visitato questo particolare luogo di tutela della cultura dei popoli sulla terra, vi prende il desiderio di fare parte dell’equipaggio. Rientra nel programma di attività dell’associazione che gestisce la nave, aiutare la gente ad espandere i propri orizzonti e arricchire l’anima di affascinanti scoperte esistenziali, come qualcuno del personale di bordo potrà confermarvi, e dalla loro hanno l’irresistibile fascino esercitato dalla “Doulos”. E poi in fin dei conti, non è così improponibile staccarsi da tutto per due anni, quasi quasi.

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