La dolcezza di Ifigenia ristabilisce il regno della ragione
Fra il 1779 e il 1786 Goethe scrive la sua Ifigenia, rifacendosi alla trama di Euripide: Artemide ha rapito Ifigenia portandola nella Tauride, sotto il regno di Toante
Uno spettacolo sul mito di Ifigenia è il prossimo appuntamento previsto dal cartellone del teatro Biondo di Palermo (via Roma 258) dal 25 al 30 maggio. “Ifigenia in Tauride” è il titolo dello spettacolo di Johann Wolfgang Goethe diretto da Jacques Vassalle con Gaia Aprea, Daniele Salvo e con la partecipazione di Massimo Venturiello, scene e costumi Antonio Fiorentino, musiche di Paolo Furlani, luci di Emidio Benezzi, e prodotto dal Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” - Teatro Olimpico di Vicenza e del Teatro dei Due Mari per il IV Ciclo di Spettacoli Classici. Fra il 1779 e il 1786 Goethe scrive la sua Ifigenia, rifacendosi alla trama di Euripide: Artemide ha rapito Ifigenia portandola nella Tauride, sotto il regno di Toante, e l'ha eletta sacerdotessa del suo tempio, dove è costretta a presiedere al sacrificio degli stranieri. Un giorno le vengono portati due giovani appena catturati: sono suo fratello Oreste e il fedele amico Pilade, coi quali lei intende tentare la fuga. Benché nella trama Goethe segua abbastanza fedelmente il testo euripideo, egli se ne distacca per il rilievo dato alla serenità e alla bontà di Ifigenia, dotata di straordinario ascendente sul re Toante che la vorrebbe sua sposa.
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