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La Bandabardò: “ritmo e… vitalità”

  • 23 novembre 2004

Stravaganti, compagnoni, naif, divertiti e divertenti. La Bandabardò arriva a Palermo come sbarcata da una furgoncino variopinto di hippy giramondo con gli zaini di iuta colorata e le chitarre in mano. E grazie all’organizzazione di Musica e Suoni, quel furgoncino venerdì 26 novembre lo vedrete posteggiato davanti al Biergarten di Palermo (viale della Regione 6469, ingresso 10 euro), dove saranno in concerto per la prima delle due date di un minitour siciliano che toccherà anche Scordia (CT) il 27 novembre. La “comarca” di musicanti più “freakkettona” del panorama italiano, capitanata da Enrico “Erriquez” Greppi, torna a esprimersi nella sua vera natura, quella del live a metà tra la festa popolare e la schitarrata tra amici per strada. La peculiarità della band toscana risiede infatti proprio in questa strana miscela tra le atmosfere goliardiche da fiera di paese e le trovate originali di un Genio musicale schietto, allegro ed efficace. Il risultato è un ritmo irresistibile che prima si insinua nella testa come una canzoncina orecchiabile che si fa fischiettare facilmente e poi prende il vigore sufficiente per farsi accompagnare da mani e piedi.

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L’esperienza della Banda nasce nel 1993 su iniziativa di Enrico Greppi, eclettico leader della formazione, chitarrista ideologo, ora autore della maggior parte dei testi e delle musiche, vera bandiera del gruppo con la sua voce pronta ad accompagnare come uno strumento musicale le espressioni melodiche, talvolta folli e spensierate, talvolta languide e pacate. 11 anni fa, dunque, Erriquez coinvolge A. M. Finaz, virtuoso chitarrista elettrico a seguirlo in questo progetto. Basta poco tempo perché l’ondata di entusiasmo trascini dentro a ruota tutti gli altri componenti a partire da Orla, “chitarrista abbellitore” fino a Marco “Don” Bachi (contrabbassista), Alessandro Nutini “il giovane Nuto” (batterista), Ramon Caravallo Armas (Percussioni, tromba e pennellate cubane) e Carlo “Cantax” Cantini (fonico).

Da allora prende il via la serie infinita di concerti (oltre quattrocento in Italia e buona parte dell’Europa solo per il tour 2003/04), che li porta in giro per “raggiungere il pubblico sempre e ovunque”, come recita l’imperativo della banda. Dopo le critiche positive che hanno applaudito l’uscita del primo mini cd autoprodotto (“La Bandabardò”, 1994) e la prima opera ufficiale (“Il Circo Mangione”, 1996, Premio Ciampi come migliore opera prima nel ’96), la loro vena creativa sforna dal ’98 al 2000 tre album in tre anni (“Iniziali BB”, 1998; “Barbaro Tour”, 1999 e “Mojito F.C.”, 2000) e raggiunge l’apice del consenso con il live “Se Mi Rilasso, Collasso” del 2001 con cui danno il meglio della loro attitudine a trasformare un concerto in un grande party da vivere fino all’ultima goccia di sudore. Infine nel 2002 esce “Bondo! Bondo!” album che riconferma lo stile caciarone di sempre ma con una maggiore attenzione alle rifiniture. E adesso ritornano sul palco (anche se in fondo non sono mai scesi) con il nuovo album “Tre Passi Avanti”, ancora tutto da scoprire. Allora pronti… via: “Attenzione, concentrazione, ritmo e… vitalità”.

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