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L'ultimo discorso di Borsellino: proiezione inedita

Durante l'appuntamento a Casa Professa si proietterà l'intero intervento tenuto da Paolo Borsellino alla Biblioteca Comunale di Palermo il 25 giugno 1992

  • 25 giugno 2012

Era il 25 giugno del 1992 e dentro la Biblioteca Comunale di Palermo nel cortile di Casa Professa, l’aria era talmente tanto densa di tensione, timori ed aspettative che le parole pronunciate quasi la tagliavano a metà. Durò mezz'ora l’ultimo discorso pubblico di Paolo Borsellino che in quell’occasione scelse accuratamente le parole da regalare alla folla che riempiva lo spiazzo. E proprio lunedì 25 giugno alle ore 19, proprio nella stessa Biblioteca Comunale della Chiesa del Gesù (Casa Professa), l'iniziativa "Vent'anni dopo: non è solo mafia" in coincidenza con una ricorrenza così importante porta testimonianze dirette, una mostra fotografica e documentari inediti che danno nuovamente voce alla pubblica denuncia di Paolo Borsellino delle responsabilità di Stato e Magistratura nella lotta contro la mafia.

La serata organizzata dall'associazione "Cittadinanza Per La Magistratura" con il patrocinio del Comune e dell’Università degli Studi di Palermo, si apre con i saluti di del Sindaco, Leoluca Orlando e del Magnifico Rettore, Roberto Lagalla per poi proseguire con l’inaugurazione della mostra fotografica "57 giorni" di Elisa Brai. Alle 20.30 la presentazione in anteprima nazionale del documentario "1367 - La tela strappata", con i saluti dell'autore, il giornalista della Rai Giancarlo Licata, di Giorgio Bongiovanni, Direttore di Antimafia Duemila, e dell'Europarlamentare Rita Borsellino.

Segue un dibattito al quale prenderanno parte il Presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il Presidente dell'Anm di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, i procuratori aggiunti della DDA di Palermo, Vittorio Teresi e Antonio Ingroia, e il fondatore delle Agende Rosse, Salvatore Borsellino. L'incontro è moderato da Lorenzo Baldo, vicedirettore di Antimafia Duemila. La serata evento si conclude poi con la proiezione inedita dell'intero intervento tenuto da Paolo Borsellino alla Biblioteca Comunale lo stesso 25 giugno di vent’anni fa: un intervento vibrate, alla memoria del quale tutt’oggi non si può che rimaner imprigionati nella rabbia e nell’orgoglio e in una speranzache rimanda ad una nuova fiducia.

«Oltre che magistrato, io sono testimone, avendo vissuto a lungo la mia esperienza di lavoro accanto a Giovanni Falcone, avendo raccolto tante sue confidenze, prima di parlare in pubblico anche delle opinioni, anche delle convinzioni che io mi sono fatte debbo per prima cosa riferirli all'autorità giudiziaria, che è l'unica in grado di valutare quanto queste cose che io so possono essere utili alla ricostruzione dell'evento che ha posto fine alla vita di Giovanni Falcone, e che soprattutto, nell'immediatezza di questa tragedia, ha fatto pensare a me, e non soltanto a me, che era finita una parte della mia e della nostra vita». I cuori tremarono e la commozione ebbe la meglio, partì un applauso che tutt’oggi riecheggia.

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