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L’ultima onda degli Urania

Gli Urania, la storica formazione di surf strumentale palermitana suoneranno per l'ultima volta sabato 10 gennaio alle ore 22.30 al Laboratorio Zeta di Palermo.

  • 9 gennaio 2004

Durante la sera di Capodanno mi ritrovo in mano un curioso flyer (volantino, Ndr) con un crocifisso nero e la scritta Urania col quale, parafrasando il classico necrologio di paese, si comunicava mestamente alla popolazione che gli Urania, la storica formazione di surf strumentale palermitana sarebbe passata a miglior vita con tanto di funerale svolto sabato 10 gennaio alle ore 22.30 al Laboratorio Zeta di Palermo (via Arrigo Boito 7). Il suddetto santino oltre a strapparmi un’amara risata ed un’energica palpata dei gioielli di famiglia mi ha indotto a pensare ai nefasti effetti che la prematura dipartita di questa formazione porterà alla nostra non sempre vitale scena musicale. Chi ha avuto occasione di conoscerli, anche ad uno soltanto dei loro vitali quanto inenarrabili live-set, non potrà sentire che un enorme vuoto interiore, basti ripensare alle incantevoli melodie intarsiate dalla magica Fender Jaguar di Biccio, le energiche sferzate di accordi di Monterosso come le sue presentazioni evocative quanto naif dei brani, il basso preciso e pulsante di Spadino e quella perfetta macchina ritmica generata dai piatti e (dal)le pelli di J.Petrus Bonnekamp che insieme rendevano gli Urania una perfetta live-band.

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Un ensemble unico, un think-tank di musicisti che durante la breve vita della loro creatura hanno educato le dozzinali orecchie di coloro che li definivano “quelli che fanno le musiche di Pulp Fiction” ad un surf strumentale che prendendo le mosse dai canoni  limitati del genere (una variante classica molto pulita ed una più sferragliante, sul garage) è riuscito ad acquisire uno stile proprio e apprezzato anche dalle più consolidate realtà continentali. I nostri, con la prima formazione in cui figuravano rispettivamente Pietro (chitarra) e Francesco (basso) pubblicano nel 2001 una prima demo di 5 brani (più due cover classiche) che sarà eletta “Demo del mese” dal famigerato e caustico Zombie Kid sul noto mensile musicale Rumore. Incuranti delle momentanee difficoltà dovute al cambio d’organico e della temporanea assenza del batterista J. Petrus, trasferitosi in terra germanica,  riescono in ogni modo a dar vita ad una lunga serie di concerti che culmineranno nel 2002 con l’uscita del loro primo cd “Fun after midnight” prodotto sotto l’egida della neonata etichetta Jazzman  Records.

Il resto della storia bene o male è noto a tutti. I loro concerti, il cui gran merito è stato quello di riunire sotto il palco le frange più eterogenee di appassionati di musica, facendoli ancheggiare al ritmo del surf e divertire alle ormai leggendarie presentazioni di Monterosso, si sono susseguiti quasi ininterrottamente negli ultimi due anni, fino a condurli sui palchi di vari locali italiani .Il loro tour primaverile li ha portati da Petrosino a Napoli, Taranto, Milano e Genova oltre che a partecipare al Festival Surf di Marina di Massa e ad un mini tour estivo in Sicilia. In seguito però le loro apparizioni si sono via via diradate fino all’apparizione del suddetto volantino, che ci lascia alquanto perplessi:  sarà una crisi momentanea o un singolare colpo di scena per ridestare l’attenzione sul gruppo? oppure la formazione si è realmente sciolta? A noi umili ed affezionati spettatori non resta che andare a verificare personalmente l’accaduto, sperando sempre di potere tornare a cavalcare le onde con il loro coinvolgente surf. L’ingresso al concerto è con sottoscrizione libera.

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