MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

L’Orchestra sinfonica fra classicità e avanguardia

  • 29 settembre 2006

Un programma all’incrocio tra classicità e avanguardia, tra ritmi conosciuti al grande pubblico e sperimentalismi musicali: tutto questo nel concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta dal suo direttore stabile Alberto Veronesi che si terrà al teatro Politeama "Garibaldi" di Palermo venerdì 6 ottobre alle 21,15 (repliche sabato 7 alle 17,30 e domenica 8 ottobre alle 11). Tre le pagine in calendario: "Athmospheres" di György Ligeti, la "Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra K364" di Wolfgang Amadeus Mozart e la "Sinfonia numero 3" di Johannes Brahms. Interpreti di questo repertorio quanto mai vario saranno anche i solisti Massimo Barrale al violino e Mihai Spinei alla viola.

Tra i più noti brani del compositore ungherese ma connotato da grandi innovazioni compositive è il brano "Athmospheres" di Ligeti, composto nel 1961, in cui l’autore ha voluto provarsi abbandonando qualsiasi canone tradizionale ma lasciando spazio a un nuovo stile: la micropolifonia. Una forma nuova che tende a privilegiare il timbro alla melodia e al ritmo, dove i suoni a volte contrastanti tra loro si fondono l’uno dentro l’altro, in unico flusso. L’opera è conosciuta anche per essere stata parte della colonna sonora del film di Stanley Kubrick "2001 Odissea nello spazio".

Adv
Un ritorno ai canoni tradizionali è la "Sinfonia K364" di Mozart, brano composto a Salisburgo nel 1779, suddiviso in tre tempi: un "allegro maestoso" di chiara matrice sinfonica, un "andante lirico" in cui l’orchestra accompagna i due solisti e un "presto", motivo di chiusura del brano, costituito da un rondò dai ritmi vivaci. Qui Mozart, secondo la tradizione delle sinfonie concertanti, prevede che i solisti non abbiano un ruolo di protagonisti ma piuttosto siano coinvolti in un costante dialogo con l’orchestra.

Sempre inserita nella classicità delle interpretazioni sinfoniche è la "Sinfonia numero 3" di Brahms, secondo un modo di interpretare un genere che era passato da compositori come Beethoven, Mendelssohn e Schumann, ma che nel compositore di Amburgo sugge nuova ed originale linfa vitale. I biglietti per il concerto variano dai 20 ai 10 euro e sono acquistabili presso il botteghino del teatro.

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI