MUSICA
Joe Barbieri pezzo forte del Kursaal Tonnara
Un’altra settimana ricca di proposte musicali fra vari generi al Kursaal Tonnara, così come voluto dal direttore artistico Giuseppe Milici, per accontentare varie frange di pubblico e permettere loro di usufruire ogni sera di uno spazio per la musica.
A cominciare sarà, mercoledì 19, il Paolo Passalacqua trio (Riccardo Lo Bue al contrabbasso e Giuseppe Madonia alla batteria) costituito dal pianista e compositore marsalese nel 2005 per valorizzare il canzoniere degli standards americani attraverso un’interpretazione tipicamente mediterranea: un set eterogeneo cui si aggiungono le composizioni originali del titolare.
Ma certamente il concerto di punta si terrà giovedì 20 luglio, con Joe Barbieri, uno degli autori più sensibili del panorama italiano (ore 22.30 ingresso libero, come per tutti gli spettacoli). Il cantautore napoletano inizia la propria carriera nel mondo delle note partendo dall’area dei cantautori, ma ben presto il suo percorso di artista curioso e attento si incrocia con stili e personaggi diversi. Fra questi, fondamentale l’incontro con il suo primo produttore, Pino Daniele – che lo definisce "suo erede naturale" – con il quale comincia un proficuo sodalizio di ben sei anni e due album: "Gli amori della mia vita" (1993) e "Virus" (1998). Nel mezzo, una importantissima tournée negli stadi a supporto del grande artista partenopeo, che lo porta all’attenzione del grande pubblico.
In questo disco Barbieri si avvale del prezioso contributo di straordinari musicisti – fra i quali il chitarrista Antonio Onorato ed il bassista Pippo Matino – e di un delizioso duetto con l’amico-collega che risponde al nome di Mario Venuti (nel brano "Pura ambra"), giungendo perfino a proporre una versione di "Io che amo solo te", omaggio a quel Sergio Endrigo fra i più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. E grazie ad un linguaggio che si spinge a livello così profondo da divenire trasversale, quasi universale, "In parole povere" sarà pubblicato in diversi altri paesi europei, rigorosamente in italiano. Magari non riceverà alcun Grammy nella sezione "latin", ma sarà ambasciatore di una sana italianità nel mondo.
Nel prosieguo di settimana venerdì 21 si esibirà ancora Paolo Passalacqua ma questa volta nella veste di accompagnatore di Anna Ilari, insieme alla quale stringe un sodalizio artistico teso ad omaggiare la canzone italiana degli anni trenta, quaranta e cinquanta, songbook di cui la cantante è profonda conoscitrice. Altra conoscenza consolidata per il pubblico palermitano è il chitarrista Sergio Munafò, il 23 luglio (dopo la giornata di chiusura di sabato 22) in un quartetto con il quale riviseterà i brani del suo ultimo cd, "Blue Flat", a distanza di un anno.
Quindi lunedì 24 sarà la volta di Eleonora Militello e Massimo Merighi con il concerto "Gospel e dintorni", un percorso attraverso lo spiritual ed il gospel tradizionali eseguiti dalla splendida voce della cantante palermitana che interpreterà anche alcuni brani jazz in chiave spiritual. La conclusione di questa tranche di programmazione è affidata alla musica classica, con il piano solo di Serafino Fiorenza, martedì 25 luglio. Nato a Palermo nel ’76, dopo il diploma al conservatorio cittadino il pianista siciliano ha vinto vari primi premi assoluti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali e svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero, come solista ed in formazione cameristica: il nostro spazierà da Bach a Scarlatti, da Mozart a Chopin a fino alle impegnative "Elegie" di Rachmaninoff.
A cominciare sarà, mercoledì 19, il Paolo Passalacqua trio (Riccardo Lo Bue al contrabbasso e Giuseppe Madonia alla batteria) costituito dal pianista e compositore marsalese nel 2005 per valorizzare il canzoniere degli standards americani attraverso un’interpretazione tipicamente mediterranea: un set eterogeneo cui si aggiungono le composizioni originali del titolare.
Ma certamente il concerto di punta si terrà giovedì 20 luglio, con Joe Barbieri, uno degli autori più sensibili del panorama italiano (ore 22.30 ingresso libero, come per tutti gli spettacoli). Il cantautore napoletano inizia la propria carriera nel mondo delle note partendo dall’area dei cantautori, ma ben presto il suo percorso di artista curioso e attento si incrocia con stili e personaggi diversi. Fra questi, fondamentale l’incontro con il suo primo produttore, Pino Daniele – che lo definisce "suo erede naturale" – con il quale comincia un proficuo sodalizio di ben sei anni e due album: "Gli amori della mia vita" (1993) e "Virus" (1998). Nel mezzo, una importantissima tournée negli stadi a supporto del grande artista partenopeo, che lo porta all’attenzione del grande pubblico.
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Gli addetti ai lavori hanno invece modo di conoscerlo già dal ’92, anno in cui partecipa al Festival di Castrocaro e nel ’94 al Festival di Sanremo, oltre che attraverso un buon numero di rassegne jazz, blues e pop, a riprova del suo spiccato eclettismo. Un eclettismo mai dispersivo, comunque, ma piuttosto dovuto alla grande sensibilità artistica di cui è dotato: non a caso oltre ad essere polistrumentista, il nostro è artefice anche di sapienti arrangiamenti, oltre che generoso autore. A Palermo presenterà il suo ultimo lavoro discografico, "In parole povere", in un concerto di "pregnante leggerezza": con la complicità del pianoforte di Antonio Fresa (già a fianco di musicisti di caratura internazionale quali Paolo Fresu, Peter Erskine e Palle Daniellson) e del contrabbasso di Giacomo Pedicini, Barbieri condurrà il pubblico attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, recuperando alcune gemme dai repertori di paesi come Francia, Portogallo, Brasile e, naturalmente, l’Italia. In questo disco Barbieri si avvale del prezioso contributo di straordinari musicisti – fra i quali il chitarrista Antonio Onorato ed il bassista Pippo Matino – e di un delizioso duetto con l’amico-collega che risponde al nome di Mario Venuti (nel brano "Pura ambra"), giungendo perfino a proporre una versione di "Io che amo solo te", omaggio a quel Sergio Endrigo fra i più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. E grazie ad un linguaggio che si spinge a livello così profondo da divenire trasversale, quasi universale, "In parole povere" sarà pubblicato in diversi altri paesi europei, rigorosamente in italiano. Magari non riceverà alcun Grammy nella sezione "latin", ma sarà ambasciatore di una sana italianità nel mondo.
Nel prosieguo di settimana venerdì 21 si esibirà ancora Paolo Passalacqua ma questa volta nella veste di accompagnatore di Anna Ilari, insieme alla quale stringe un sodalizio artistico teso ad omaggiare la canzone italiana degli anni trenta, quaranta e cinquanta, songbook di cui la cantante è profonda conoscitrice. Altra conoscenza consolidata per il pubblico palermitano è il chitarrista Sergio Munafò, il 23 luglio (dopo la giornata di chiusura di sabato 22) in un quartetto con il quale riviseterà i brani del suo ultimo cd, "Blue Flat", a distanza di un anno.
Quindi lunedì 24 sarà la volta di Eleonora Militello e Massimo Merighi con il concerto "Gospel e dintorni", un percorso attraverso lo spiritual ed il gospel tradizionali eseguiti dalla splendida voce della cantante palermitana che interpreterà anche alcuni brani jazz in chiave spiritual. La conclusione di questa tranche di programmazione è affidata alla musica classica, con il piano solo di Serafino Fiorenza, martedì 25 luglio. Nato a Palermo nel ’76, dopo il diploma al conservatorio cittadino il pianista siciliano ha vinto vari primi premi assoluti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali e svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero, come solista ed in formazione cameristica: il nostro spazierà da Bach a Scarlatti, da Mozart a Chopin a fino alle impegnative "Elegie" di Rachmaninoff.
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