Esilarante ed istruttivo. Potrebbe essere il libro dell’estate, quello da portare in spiaggia con le amiche, o in quel pizzo di scoglio (con zanzare annesse) che – in solitudine – vi attrae tanto. Solo il titolo, “La verità è che non gli piaci abbastanza. Il manuale per mascherare le scuse che gli uomini raccontano e le donne si devono” (Salani Editore, pp. 172, 11,00 euro), dice tutto. Si tratta di una guida franca ed efficace, redatta da Greg Behrendt (autore di spettacoli comici, marito e padre, ex campione di scuse) e Liz Tucillo (autrice di testi per il teatro Off Broadway, quarantenne ancora single, campionessa di seghe mentali), due sceneggiatori della fortunata serie televisiva “Sex and the city”. Un vero e proprio vademecum dove, in forma elementare senza fronzoli e banalità consolatorie, vengono date dritte utili per riconoscere le astute, e sempre più inaudite, giustificazioni che gli uomini forniscono e le donne mandano giù in modo totalmente disarmante, sprecando tanto di quel tempo prezioso prima di voltare pagina.
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Oltre ad essere saltato in vetta alle classifiche negli Stati Uniti, questo testo (i cui diritti sono stati venduti in 20 paesi) diverrà anche un film. E sarà uno spasso vederlo. Perché, in tutta onestà, quante volte sarà successo di restare imbambolate a guardare il cellulare (termometro di una relazione) che non suona o, al contrario, d’inondare di sms e telefonate imbarazzanti degli improbabili uomini del destino? Almeno un ragazzo nello stomaco, ce lo avremo tutte. Per non dire quelli che rigurgitano alla mente anche a distanza di anni, come se ci dovessero ancora qualcosa: una cena improvvisa, una tenerezza, ricordarsi almeno del nostro compleanno! Ma il ‘guru’ Greg – che ha risposto puntuale a tutte le lettere che gli arrivavano in redazione - afferma duro che non occorrono arzigogolate teorie pseudo-psicoanalitiche per capire i comportamenti degli uomini, e che la risposta agli amletici interrogativi (“forse non vuole rovinare la nostra amicizia”, “forse sono io che lo intimorisco”, “forse vuole andarci piano”, “forse è troppo impegnato”, “forse ha perso il mio numero”, “forse aspetta solo di capire che sono quella giusta”) è del tutto lineare: «non gli piacete abbastanza!» Perché «se un uomo ti vuole, te lo fa capire». Niente di più semplice. E non esistono amicizia, timori, impegni, magagne che tengano. Greg ha ragione. Quindi, mie care, dopo aver messo il libro in borsa, fate pure un mezzo primo passo se il tipo che vi interessa pensate sia timido. Dopodiché, cancellate il numero. Perché ad essere rapinosi insieme c’è più gusto. E lì fuori, da qualche parte, potrebbe esserci il candidato, quello vero. Per la vita.