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Ingroia lascia Palermo: "Mi sento un bersaglio"

Il procuratore aggiunto di Palermo annuncia che a settembre partirà per il Guatemala accettando l'offerta dell'ONU come capo dell'unità di investigazione

  • 20 luglio 2012

Antonio Ingroia lascia Palermo. In un'intervista al quotidiano La Stampa, il procuratore aggiunto della Procura di Palermo, titolare dell'indagine sulla trattativa Stato - mafia e al centro di roventi polemiche per le intercettazioni delle conversazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (finite davanti alla Consulta), ha annunciato che a settembre partirà per il Guatemala, accettando l'offerta delle Nazioni Unite per un incarico annuale di capo dell'unità di investigazione e analisi criminale nel paese sudamericano.

«Io non mi sento in guerra con nessuno - ha dichiarato Ingroia - però che sia diventato un bersaglio questo lo avverto anch’io». Il magistrato era stato contattato dalle Nazioni Unite per ricoprire un incarico annuale di capo dell'unità di investigazioni e analisi criminale contro l'impunità nel Paese centroamericano.

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha dato l'assenso al collocamento fuori ruolo del procuratore aggiunto di Palermo: la pratica adesso passa al Csm che dovrà autorizzare il pm ad al trasferimento in Guatemala. A fine maggio Ingroia aveva informalmente annunciato al Guardasigilli di avere ricevuto la proposta di incarico dall'Onu, anticipando l'intenzione di volerla accettare.

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