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Incendio Guajana: solidarietà di Addiopizzo

Balarm
La redazione
  • 2 agosto 2007

Nelle prime ore del 31 luglio è andato in fiamme, lungo la circonvallazione di Palermo, un deposito di vernici e materiale plastico della ditta Guajana,una delle più antiche del capoluogo siciliano. Sulle cause dell'incendio sta indagando la polizia che non esclude che possa essere un attentato del racket delle estorsioni. Il proprietario, nei mesi scorsi, aveva infatti aderito alla campagna di consumo responsabile promossa dal comitato Addiopizzo per favorire gli acquisiti negli esercizi che dichiarano di non pagare estorsioni. «Un contributo decisivo alle indagini - spiegano gli investigatori - potrà darlo solo l'analisi del punto preciso in cui si è sviluppato il fuoco e dei reperti eventualmente trovati all'interno del deposito», che per le alte temperature raggiunte è stato impossibile perlustrare. Intanto solidarietà e sostegno giungono dal comitato di Addiopizzo e dalla Federazione Italiana Antiracket. «L'episodio evidenzia come ancora sia bassa la soglia di attenzione sul fenomeno e quanto i commercianti di Palermo necessitano di tutela da parte delle istituzioni - si legge in una nota di Addiopizzo - Ogni componente della società deve impegnarsi a garantire all'imprenditore tutto l'apporto utile alla ripresa dell'attività». «In particolare, il comitato si mette a disposizione degli inquirenti per fornire tutti gli elementi di cui è a conoscenza - prosegue la nota - e che possano essere utili per l'accertamento dei fatti e per l'individuazione dei responsabili». La ditta che opera nel settore della distribuzione dal 1876, forte dell'esperienza maturata da cinque generazioni, grazie ad una fitta rete commerciale, rifornisce gran parte della Sicilia.
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