CINEMA E TV
In volo col “Mare dentro”
Il film narra degli ultimi due anni di vita di Ramòn (Javier Bardem) durante i quali l’uomo si affida ad un’avvocatessa (la brava Belèn Rueda)
Mare dentro (Mar adentro)
Spagna 2004
Di Alejandro Amenábar
Con Javier Bardem, Belén Rueda, Lola Dueñas, Mabel Rivera
Libertà di pensiero, di parola, di essere, di vivere, di morire. Sì, questo è il tema trattato dal film “Mare dentro” del giovane regista spagnolo Alejandro Amenàbar. Libertà, e se nello specifico è della libertà di morire che si parla, allora risulta evidente come l’impresa possa risultare doppiamente ardita, soprattutto poi se maturata in un paese di grande (e direi temibile) tradizione cattolica come la Spagna, eppure è brillantemente riuscita. Sarà per la strepitosa bravura di Javier Bardem (insignito della coppa Volpi a Venezia quale migliore attore), che ha coraggiosamente accettato un ruolo nel quale è quasi sempre il suo viso ad essere inquadrato, seguito a ruota da Belèn Rueda e da tutti gli altri bravi interpreti della pellicola, sarà per la notevole regia (sempre a Venezia il film ha ricevuto il Leone d’argento e il Gran premio della giuria) e la fotografia, il racconto per immagini che ne viene fuori, tratto dalla storia vera di un uomo che ha perso l’uso degli arti dopo un incidente e conduce una battaglia trentennale a favore dell’eutanasia, è intenso, scorrevole e riesce con semplicità a comunicare come sia proprio un grande rispetto per la vita a far desiderare al protagonista la morte.
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