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In un musical l'eterno fascino di Dorian Gray

  • 1 maggio 2006

“Il ritratto di Dorian Gray”, la celebre opera di Oscar Wilde, uno dei più importanti romanzi della letteratura moderna, non smette ancora oggi di esercitare il suo fascino, continuando ad ammaliare generazioni di lettori. Tra questi figura anche il regista e attore Tato Russo, che dopo i successi di “Masaniello”, “Viva Diego” e “I promessi sposi”, ha deciso di far rivivere all’interno di un musical lo struggente dramma del dandy londinese ossessionato dalla propria bellezza. È così che nasce il musicalIl ritratto di Dorian Gray”, uno spettacolo che vanta all’attivo sette nominations per gli Italian Musical Awards 2004, e la cui tournée, iniziata nel novembre 2002, giunta al quarto anno di repliche ed accolta da un grande successo di pubblico, approda ora al Teatro Al Massimo di Palermo (piazza Verdi, 9), dove sarà in scena il 4 maggio alle 21.30. Lo spettacolo verrà replicato nel teatro cittadino fino al 14 maggio.

Il personaggio di Dorian Gray è interpretato da Michel Altieri, già protagonista de “I Promessi sposi” nel 2000, vincitore del Premio Sandro Massimini, dell’Italian Musical Theatre Award e del Rome-Europe Award come miglior attore. Irene Fargo calcherà le scene nei panni del personaggio di Maryanne. Le scene sono di Uberto Bertacca, i costumi di Giusi Giustino, le luci di Patrick Latronica, le coreografie di Aurelio Gatti, gli arrangiamenti e l'orchestrazione di Giovanni Giannini. Tato Russo, nei panni di Lord Henry Wotton, dirigerà le trame dello spettacolo e darà voce agli aforismi di Oscar Wilde.

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La storia è liberamente tratta dal romanzo omonimo, che narra di un giovane di straordinaria bellezza che attraversa i decenni, vive passioni e vizi, senza veder mai sfiorire la propria gioventù, e di un ritratto che invecchia al suo posto. Ad averla vinta, infine, saranno, però, l’abiezione e il rimorso per una vita scellerata. Tra le note di regia di Tato Russo si legge: «"Il ritratto di Dorian Gray" è un musical. Molti accadimenti sottintesi son così venuti alla luce nel libretto, molti altri sono stati inventati, favoriti da una musica che ne prendeva l’accadimento, molti personaggi appena descritti sono stati immaginati come principali e così la storia si è popolata di figure tragiche di una Londra vissuta tra club e saloni dell’alta aristocrazia e una Soho di bettole luride, di porti e angiporti dove il vizio e la corruzione dei corpi fanno da sponda e da contrappunto al progetto di corruttela delle anime. Dorian, e solo lui, costituisce il punto di incontro tra le due città, due strade, due mondi. Da una parte l’estetismo decadente delle classi dominanti tutte protese verso un ideale di bellezza inutilmente eterna, dall’altra il realismo delle classi sottoposte alle prese soltanto con la bruttezza di un’esistenza non tollerabile».

Il costo del biglietto d’ingresso sarà orientativamente intorno ai 30 euro. Per maggiori informazioni è possibile contattare la biglietteria del teatro telefonando al numero 091.589575 o via e-mail: botteghino@teatroalmassimo.it.

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