SPORT
Il Palermo vince a Verona e la città si colora di rosanero
Trentanovesima giornata, 23 aprile 2004, Verona-Palermo 1-2
Dopo un paio di settimane di pausa “forzata” torna la rubrica dedicata al “sogno rosanero”; un sogno sempre più bello e che sta cominciando a diventare sempre più reale. La sconfitta subita in casa ad opera del Treviso aveva messo un po’ di ansia i sostenitori rosanero, ma i ragazzi di Guidolin hanno saputo reagire nel modo migliore, come soltanto le grandi squadre riescono a fare. Così, nell’anticipo della trentanovesima giornata del campionato giocatosi lo scorso venerdi 23 aprile, il Palermo è andato a Verona ed è tornato a casa con 3 punti che, probabilmente, risulteranno fondamentali per lo sprint finale. C’è da dire che il campionato “dovrebbe” essere già concluso; la giornata appena trascorsa, infatti, è la prima di otto turni che, in virtù delle 24 squadre presenti quest’anno in Serie B, si vanno ad aggiungere ai 38 già disputati e in base ai quali il Palermo avrebbe già conquistato l’ambitissima promozione. Invece, bisognerà soffire ancora. La partita giocata allo stadio Bentegodi non è stata bellissima; per entrambe le formazioni, infatti, il risultato era troppo importante e le cattive condizioni del terreno di gioco hanno fatto il resto. Il Verona è in una situazione poco invidiabile e doveva vincere per prendere una boccata d’ossigeno e tirarsi un po’ fuori dal quart’ultimo posto; il Palermo, come sappiamo, doveva riscattare l’inattesa sconfitta del Barbera e dare, contemporaneamente, un segnale forte in chiave futura.
Il primo tempo si chiude sull’1-1 e nella ripresa il Palermo parte spedito: colpisce una traversa con Emanuele Filippini e domina per i primi 15-20 minuti; poi la stanchezza comincia ad affiorare e i padroni di casa provano ad approfittarne con il nuovo entrato Papa Waigo; e così, quando mancano poco più di 3 minuti al termine, il pareggio sembra ormai l’unico risultato possibile…e invece: Corini va a battere, come al solito, un calcio di punzione…il pallone sembra troppo lungo, destinato ad uscire, ma Giuseppe Biava ci arriva di testa e riesce a rimetterlo in area, davanti alla linea di porta, dove appostato come un falco c’è lui, Luca Toni: gli basta un tocco e la palla va in rete, è il gol della vittoria e il triplice fischio dell’arbitro Rizzoli fa esplodere di gioia, i giocatori, la panchina, i mille tifosi rosanero arrivati a Verona da ogni parte d’Italia e, ovviamente, tutti quelli che a Palermo, seguivano con ansia quest’ennesima impresa. Una vittoria importante, che riporta la squadra rosanero al primo posto solitario in classifica e che contribuisce ad aumentare sempre di più l’entusiasmo della gente: la città è in fermento e comincia a colorarsi ovunque di rosa e di nero; ci siamo quasi, il conto alla rovescia continua: -7!
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