ARTE E ARCHITETTURA
Il Museo Riso presenta tre mostre per il 2011
Il museo d’arte contemporanea RISO festeggia i suoi duecentomila visitatori in tre anni di vita, dedicando nel 2011 tre mostre ad artisti siciliani
Il museo d’arte contemporanea RISO festeggia i suoi duecentomila visitatori in tre anni di vita. Dopo l’attenzione mostrata verso gli artisti internazionali, con mostre dedicate all’arte mondiale, adesso Palazzo RISO rivolge il suo sguardo agli artisti siciliani, riaffermando la sua funzione di “museo diffuso” sull’intero territorio regionale. Mercoledì 24 novembre sono stati presentati i progetti del museo per il 2011, tre mostre per l’anno che verrà. Si inizia a fine di quest’anno con "PPS – Paesaggio e Popolo della Sicilia", curata da Giovanni Iovane, mostra che comincerà venerdì 17 dicembre e che raccoglie le opere di ventidue artisti siciliani selezionati all'interno di S.A.C.S. (l'archivio per la valorizzazione degli artisti isolani creato tre anni fa da RISO) che offrono un’immagine dell’Isola non convenzionale e soprattutto non deformata dai mezzi di comunicazione di massa. La mostra rimarrà aperta fino a giovedì 31 marzo, per poi lasciare spazio a maggio a "ETICO_F – Cinque movimenti sul paesaggio", a cura di Daniela Bigi, che riunirà i lavori prodotti nel luglio scorso in quattro centri siciliani, durante le residenze di creazione di Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris.
Il museo infatti, fino a domenica 28 novembre, ospiterà "Others", mostra che ha portato a Palermo e Catania una selezione di opere dalle Biennali di Istanbul, Marrakech e Atene. «RISO – dice l’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Missineo – con questi numeri raggiunge un risultato eccezionale. Guardare all’isola significa riaffermare la nostra identità, ma non rinchiudersi in essa. Sono stato sempre attratto dal termine “diffuso”: vuol dire non avere quattro pareti e un soffitto, ma aprirsi al mondo. La cultura è partecipazione e i giovani sono il mezzo con cui guardare al futuro. RISO lo ha capito e questi dati gli danno ragione».
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