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Il Grillo parlante nazionale al Palasport

  • 10 aprile 2005

“Sono un partigiano della terza guerra mondiale, quella dell'informazione”, così si autodefinisce Beppe Grillo, che dopo il debutto a Pordenone a fine gennaio adesso sta girando tutta l’Italia e sarà al Palasport di Palermo domenica 17 aprile (via Patti), con "Beppegrillo.it". E di sicuro chiamarlo comico è unicamente per confortarci, dal momento che in realtà nei suoi monologhi i protagonisti della farsa siamo noi, del tutto inermi in mano a quei potenti che nel nostro paese, in un modo o nell’altro, da sempre sfruttano il cittadino (o meglio l’unità elementare di consumo, o sarebbe meglio dire da consumo). Ciò nonostante il divertente predicatore è stato sempre seguitissimo se ancora nel 1991, a tre anni dalla sua ultima apparizione televisiva, risultava ancora il comico più popolare in assoluto in Italia, stando ai risultati di un sondaggio dell’Abacus sulla popolarità dei personaggi dello spettacolo. Gli esordi televisivi del nostro (classe 1948) risalgono al 1977 nel programma “Secondo voi”, quando la tv era ancora in bianco e nero. È comunque con la performance sanremese del 1989 (più di ventidue milioni di telespettatori incollati davanti al piccolo schermo) che Grillo diventa una vera icona, un record da Guinness dei primati. Da allora, nonostante la sua presenza sia stata assolutamente bandita dalla televisione di Stato nel 1991, come già ricordato, dopo “un graffiante affronto comico” nei confronti dei politici e dei potenti dell’Italia della Prima Repubblica, il comico genovese (voce comunque pericolosa, ben per noi, il 144 sicuramente ricorderà qualcosa alla Telecom, prima S.I.P.) non si è mai fermato, scegliendo gli spazi teatrali per avanzare le sue denunce (gli show “Cervello” del 1997 e “Apocalisse” del 1998 entusiasmano sia il pubblico e che la critica).

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Adesso torna col suo nuovo spettacolo, “Beppegrillo.it”, trattando i più svariati temi dell’oggi: dal satanismo alla costituzione europea, dai farmaci al capitalismo senza capitali. Parlando del suo spettacolo, Grillo dice: "Nello spettacolo si parlerà di tutto, con enormi schermi. Entreremo nel web, e tratteremo di satanismo, di consigli di amministrazione, della costituzione europea, dei farmaci, del capitalismo senza capitali di oggi, finto” e aggiunge ”Per Ian Clarke, fondatore di Freenet, l'unico modo per assicurare la sopravvivenza della democrazia è avere la garanzia che il governo non controlli la possibilità dei cittadini di condividere informazioni e di comunicare". Grillo infatti vede (e concordiamo pienamente) quel che la rete dà in materia di comunicazione (e quindi informazione) e prima di ogni cosa, la libertà di decidere da dove prendere le informazioni, dai siti più istituzionalizzati a quelli indipendenti, andando dove il proprio intuito e le proprie conoscenze (elementi fondamentali per sfruttare appieno la rete) ci conducono e il tutto senza costi aggiuntivi. Insomma, quel che sta avvenendo nel mondo, per il nostro illustre parlatore (e chiamarlo comico a questo punto ci sembra fuori luogo), è “la più grande e più veloce rivoluzione nella storia della nostra specie”. E di certo tanto si potrebbe fare se il viaggiare in rete costasse meno, ma probabilmente devono essersene accorti in pochi se al momento in Europa è solo in Svezia che la connessione su Internet è gratuita. Un’ultima cosa ancora: il sito www.beppegrillo.it è stato lanciato insieme allo spettacolo il 26 gennaio, per consentire a chiunque di interagire con Beppe Grillo su temi legati alle città del tour e a segnalazioni di qualunque tipo. Dopo averlo visitato continuare a ridere, vi assicuro, è difficilissimo. Biglietti: 25 euro (tribuna centrale), 20 euro (gradinate), acquistabili in prevendita presso il Box Office di Ricordi (via Cavour 133 - telefono 091.335566).

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