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“Il figlio di Giove” di Giuseppina Landolina

Editrice Nuovi Autori; 90 pagine

  • 23 febbraio 2004

Un'isola, i suoi abitanti con le loro storie da raccontare e una nave. Questi sono i pochi ma indispensabili elementi che Giuseppina Landolina ha utilizzato nel suo libro esordio: “Il figlio di Giove”. Un saggio-racconto, ambientato a Stromboli, che parla delle diverse prospettive di vita dei personaggi. C'è Meluzzo che, cresciuto tra i pastori in Sardegna, desidera avere il suo gregge anche in quell'isola arida, dov'è finito dopo tante peripezie e aspetta che un giorno arrivi con la nave. Ci sono Michele e Maria che aspettano una lettera dalla Germania per fuggire via e c'è zio Rosario che invece non ha mai avuto l'occasione giusta, o forse il coraggio, per lasciare quella “vecchia e stanca strummula”. E poi ci sono Marta Filomena e Crocifissa, le tre ragazze da marito che aspettano il loro principe azzurro o anche rosa, verde, giallo, potrebbe anche non essere principe, l'importante è che le porti via da lì. C'è il parroco che aspetta impaziente le sue ostie per celebrare messa e Jachino, il dotto che è già pronto per imbarcarsi per Lipari.

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Ed alla fine eccola arrivare in lontananza la vecchia Maria Antonietta “dolce signora dei Mari”, unico contatto con il mondo che una volta al mese attracca a Stromboli e che con eleganza delude garbatamente ma inesorabilmente le speranze dei più. Ma la densità del racconto di Giuseppina Landolina va ben oltre, toccando anche nel profondo la psiche dei personaggi e le loro traversie interiori, fin quasi a spogliarli della loro forma fisica rendendoli sentimenti e pensieri comuni a tutti. Un racconto da leggere tutto d'un fiato e che riserva molte sorprese con un finale tutto da gustare. “Il figlio di Giove” è il primo romanzo di Giuseppina Landolina che però ha già avuto molte esperienze letterarie in passato scrivendo favole per i bambini. Un romanzo che ha raccolto molti plausi della critica e sta avendo un ottimo successo tra i lettori. E, molto probabilmente, dal racconto saranno presi degli spunti per il prossimo programma della Rai “Raccontami una Storia” con Lino Banfi.

«La pubblicazione di questo mio lavoro - racconta la Landolina - è avvenuta quasi per caso. Un giorno una mia amica mi convinse che avrei dovuto farlo vedere a qualche editore e così feci. Vi assicuro che quando l'Editrice Nuovi Autori (la casa editrice del libro) mi chiese con mia grande sorpresa tutti i miei lavori per valutare anche la mia carriera, mi si strinse il cuore. Quei racconti, li avevo scritti con tanta di quella passione che erano diventati miei, troppo miei per separarmene. Alla fine però mi convinsi a spedire tutto, fiduciosa che non l'avrebbero mai pubblicato. Così non è stato e adesso però devo dire che sono molto soddisfatta del successo di pubblico che ha avuto il mio libro.»

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