SPORT
Il festival delle occasioni perdute
Coppa Uefa, andata sedicesimi di finale, giovedì 16 febbraio 2006, Slavia Praga-Palermo 2-1 <br>Campionato, ventiseiesima giornata, domenica 19 febbraio 2006, Chievo-Palermo 0-0
Marcatori: 29’ pt L. Jarolim, 40’ pt G. Tedesco, 3’ st A. Barzagli (aut.).
SLAVIA PRAGA (4-4-2): M. Vorel, M. Krajcik (32' st Svec), R. Dosoudil, M. Suchy, D. Hubacek, K. Pitak, L. Jarolim, T. Hrdlicka (0' st Holenak), D. Svento, S. Vlcek, P. Fort (37' st Hercegfalvi). A disp.: A. Seliga, K. Kratochvil, M. Svec, P. Janda, M. Cerny, M. Holenak, Z. Hercegfalvi. All: Karel Jarolim.
PALERMO (4-3-3): M. Andujar, K. Conteh, C. Terlizzi, A. Barzagli (7' st Rinaudo), F. Grosso, G. Tedesco, E. Corini, M. Mutarelli (24' st Barone), M. Santana, S. Makinwa, F. Brienza (15' st Gonzalez). A disp.: C. Lupatelli, S. Barone, M. Gonzalez, P. Codrea, P. Accardi, L. Rinaudo, D. Godeas. All: Giuseppe Papadopulo.
Ammoniti: F. Grosso (P), C. Terlizzi (P), E. Corini (P), S. Makinwa (P), R. Dosoudil.
Espulsi: -
Arbitro: Anton Genov (Bul).
La caratteristica che distingueva il Palermo di Del Neri era la capacità di avere il pallino del gioco ma senza riuscire a concretizzare e finendo per essere punito al primo errore. Cosa che sembrava via via estinguersi con la gestione Papadopulo. Invece, destino ha voluto che la prima sconfitta di questa nuova gestione sia avvenuta in Europa (dove Del Neri aveva fatto molto bene), al termine di una partita giocata alla “vecchia maniera”. L’allenatore rosanero fa riposare diversi giocatori e così si rivede Conteh in difesa, e si rivede anche Makinwa, al ritorno dalla Coppa d’Africa, supportato da Brienza e Santana. Ma nonostante la supremazia territoriale manca la concretezza e le occasioni migliori le crea Tedesco, sempre nel vivo dell’azione. Per ben due volte, però, il portiere dello Slavia gli nega la gioia del gol. Poi al 29’ i padroni di casa approfittano di un errore di Barzagli che non riesce a spazzare via. L’azione prosegue ed il pallone finisce a Jarolim, al centro dell’area, che fa partire un tiro preciso ed angolato, imprendibile per Andujar. Al 33’ Makinwa fallisce clamorosamente il pareggio, tirando addosso al portiere da ottima posizione.
CHIEVO-PALERMO 0 - 0
CHIEVO (4-4-2): A. Fontana, F. Moro, D. Mandelli, L. D’Anna, S. Lanna, F. Semioli (42' st Luciano), M. Brighi, F. Giunti, D. Franceschini, S. Tiribocchi (14' st Pellissier), C. Amauri (27' st Obinna). A disp.: L. Squizzi, S. Luciano, A. Zanchetta, V. Obinna, G. Gemiti, G. Scurto, S. Pellissier. All: Giuseppe Pillon.
PALERMO (4-3-3): M. Andujar, C. Zaccardo, A. Barzagli, C. Terlizzi, F. Grosso, S. Barone, E. Corini (31' st Tedesco), M. Mutarelli, M. Gonzalez (38' st Santana), A. Caracciolo (27' st Makinwa), D. Di Michele. A disp.: C. Lupatelli, G. Tedesco, F. Brienza, M. Santana, K. Conteh, S. Makinwa, L. Rinaudo. All: Giuseppe Papadopulo.
Ammoniti: E. Corini (P), M. Mutarelli (P), C. Zaccardo (P), C. Terlizzi (P), M. Brighi, F. Giunti.
Espulsi: -
Arbitro: Christian Brighi (Cesena).
Terza trasferta consecutiva in una settimana per il Palermo, questa volta sul campo di un Chievo che, ormai da anni, inizia il suo campionato con lo scopo di salvarsi e poi finisce quasi sempre per gravitare tranquillamente a centro classifica. La squadra di Pillon però appare meno brillante del solito ed il merito va senza dubbio al Palermo che, come sua consuetudine, ha preso in mano la partita, creando anche le occasioni migliori, ma senza riuscire a sfruttarle. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Di Michele che al 12’, da ottima posizione, spedisce incredibilmente a lato. Il Chievo reagisce subito ma l’ottimo Andujar respinge di ginocchio un tiro di Tiribocchi da pochi metri. Le buone occasioni di certo non mancano ai rosanero che però non riescono a concretizzare: Gonzalez, imprendibile come sempre, calcia a lato più volte. Di Michele, molto mobile, costretto a giocare in una posizione di trequartista anziché da attaccante, cerca di mettersi in mostra, ma anche lui sbaglia la mira. Caracciolo, infine, ha pochi palloni giocabili. Finisce così 0-0, con l'enorme rammarico di non aver saputo chiudere la gara.
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