ATTUALITÀ
Ignoranza sulla contraccezione: la Sicilia al primo posto
In Sicilia il più alto numero di ragazze madri e di gravidanze indesiderate: assente l'informazione sui rischi che derivano da un rapporto sessuale e sulla contraccezione
Quando si parla di salute, ci si scorda con troppa facilità che di questo complesso argomento fa parte anche il sesso. Negli ultimi anni ci si è forse un po' troppo concentrati sul tipo di rapporto (etero, gay, lesbo, etc.) e poco sul come affrontare il rapporto stesso.
Sono ormai lontanissimi gli anni in cui i ragazzi la trovavano ovunque la parola AIDS: dai diari scolastici con le loro campagne di prevenzione, ai telefilm destinati agli adolescenti, fino alle campagne pubblicitarie delle associazioni e del ministero.
Tasto dolente quest'ultimo che, se suonato, fa echeggiare la valanga di polemiche intorno all'invito alla procreazione delle ultime settimane da parte del Ministero della salute che, per molti, ha avuto un sapore più di propaganda da Ventennio che di pubblicità progresso.
I dati di cui disponiamo (riportati sia da Repubblica.it che da Repubblica Palermo), ci descrivono una realtà ben diversa: le donne restano incinta, in questo caso purtroppo, ma senza desiderarlo (ecco perchè purtroppo): su scala nazionale, ben il 24,8% delle donne non usa un metodo contraccettivo affidabile, preferendo l'antica pratica del "salto della quaglia" o, più semplicemente, incrociando le dita.
Una domanda, a cui sarebbe interessante rispondere, non può non essere posta: è un caso che la regione in cui si sa meno di contraccezione è la stessa che ha la più alta dispersione scolastica? Forse è proprio il momento di riportare una corretta informazione fra i banchi di scuola sui rischi che si corrono durante un rapporto sessuale e su come può essere affrontata la propria sessualità.
Persone più consapevoli, soprattutto donne più consapevoli, avranno domani tutti i mezzi necessari per dedicidere il momento più opportuno per avere un figlio, senza ricorrere ai ripari con troppa superficilità e senza che nessun ministero lo ricordi.
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