LIBRI
“I Santi non perdonano”, Matteo Zito in libreria
"Una giustizia si presenta diversa dalle altre": Matteo Zito presenta “I Santi non perdonano", il suo primo romanzo, presso la libreria Kalòs
Circa un anno fa un giovane scrittore di appena 22 anni, firmava il suo primo libro, “Gli occhi della strada”, una raccolta di “poesie in rima”, accomunate da un profondo senso della realtà, talvolta amaro e disincantato. Oggi, Matteo Zito torna in libreria: di anni ne ha 23, e stavolta ha realizzato un vero e proprio romanzo, “I Santi non perdonano”, edito da Eugenio Maria Falcone. Domenica 13 dicembre alle ore 17.30 presso la libreria Kalòs (via XX settembre n.56/B), sarà possibile intervenire alla presentazione, durante la quale Antonino Lelio leggerà brani tratti dal libro. Oltre naturalmente l'autore saranno presenti Ivan D'Anna, componente del direttivo provinciale del Sindacato Italiano appartenenti alla polizia di Stato (SIAP), Benedetto Lo Piccolo, docente di Scienze della Formazione primaria e Maria Angela D'Agostaro, docente a contratto del DAMS. Ed è proprio quest’ultima, a sottolineare: «"I Santi non perdonano" è un thriller ambientato a Palermo, lo scrittore regala al lettore una storia avvincente, una scrittura limpida e descrittiva, che sa scavare nell’anima dei protagonisti. Fondamentale sottolineare che la gestualità dell’assassino è carica di un grande fervore religioso».
La copertina stilizzata è moderna e originale: avvolto nel suo saio nero, il personaggio misterioso non rivela il suo volto, sembra quasi un gangsta. Non solo noir, nel libro c'è spazio anche per una storia d'amore. E per la riflessione sulla vendetta, in quanto meccanismo interiore ancestrale, silente. Fino a dove può spingersi? Matteo Zito, nato nel 1986 a Palermo, musicista di cultura Hip Hop, autore di numerosi testi musicati da diversi artisti locali e non, coltiva da sempre la passione per la poesia. Il suo credere nella giustizia oggi lo conduce in giro per l'Italia, in qualità di agente di polizia in forza all'esercito. «Il fatto è - spiega Matteo Zito - che ognuno di noi può fare qualcosa. Sono anni che milito nell’esercito e anni che scrivo. Rendo pratica le mie inclinazioni, come posso: attraverso l'uniforme, attraverso le parole. Il concetto è quello, infatti: non arrendersi».
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