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I presepi viventi e più curiosi a Palermo e in Sicilia: la magia del Natale è di scena

I presepi viventi e artigianali di Palermo e dintorni, tra palazzi storici e borghi di montagna, la magia della natività tra capacità attoriali, videomapping e installazioni

Balarm
La redazione
  • 21 dicembre 2017

Il presepe vivente di Gangi

Cos'è il presepe? Se volessimo dare una definizione "da dizionario" potremmo dire che si tratta di una rappresentazione della nascita di Gesù, un'usanza nata nel Medioevo. A oggi, però, il presepe è anche un'arte che ogni anno si migliora, si affina e diventa eccellenza.

Partiamo da uno dei più grandi e noti della Sicilia: è sicuramente degno di nota il presepe vivente di Custonaci che vede impegnati oltre 160 attori e comparse che interpretano personaggi in costume. Il cuore della rappresentazione è sempre la Grotta Mangiapane, parte del complesso di grotte naturali di Scurati e testimonianza di insediamenti preistorici risalenti al Paleolitico.

È qui che viene infatti allestita la Natività, fulcro del Presepe, con la rappresentazione della Sacra Famiglia e della nascita di Gesù. Il risultato nella sua complessa macchinosità è allora un museo animato in cui artigiani e maestranze di oggi vestono i panni dei loro antenati.
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A Palermo è presente un presepe speciale, non vivente ma artistico: quello artistico allestito alle antiche Fornaci Maiorana. Si tratta di un antico complesso di archeologia industriale costituito appunto da due fornaci per la produzione di calce viva e da un frantoio per la produzione di inerti, realizzate nel 1945 dalla famiglia Maiorana, fa da sfondo alle figurine in creta, ricreate ogni anno ex novo.

Arrivato alla trentunesima edizione e realizzato dal Maestro Giuseppe Bennardo, questo presepe è visitabile gratuitamente fino al 13 gennaio.

Ancora a Palermo, ad attrarre turisti è curiosi è il presepe vivente di Palazzo Alliata di Villafranca: come per le precedenti edizioni, il visitatore verrà accolto in un'atmosfera magica e irreale che lo conduce nella Palestina di 2mila anni fa attraverso testi, danze ed effetti scenici che raccontano la vicenda della nascita di Cristo.

È un toccante momento di riflessione umana e spirituale per grandi e piccini nato da un'idea di Filippo Sapienza e organizzato dall'associazione Palazzo Alliata di Villafranca e dalla Chiesa dei Fornai di Palermo.

Cinisi si veste di arte e tradizione in occasione delle festività natalizie con il celebre presepe semovente della famiglia Randazzo, un piccolo grande gioiello che mette in mostra gli antichi mestieri della tradizione siciliana grazie a dei piccoli capolavori in miniatura e numerosi personaggi meccanizzati, ricchi di particolari e dettagli scenografici.

Altrettanto speciale è il presepe a Petralia allestito a Palazzo Pottino: nato dall'idea di Don Calogero La Placa e Leonardo Bruno di trasformare Petralia Soprana in un luogo di meditazione e riflessione, il "Presepe d'InCanto" si avvale di un'ambientazione video-sonora e grafica che coinvolge lo spettatore tra emozioni e atmosfere.

Un vero e proprio viaggio verso il senso della vita attraverso la poesia, il videomapping, l'arte, le tradizioni, la meditazione e la riflessione visitabile fino al 30 dicembre.

Altrettanto noto è il presepe vivente di Ispica giunto alla sua ventesima edizione, ha l'ingresso in piazza Sant'Antonio Abate e comprende anche la zona archeologica di Cava d'Ispica e il centro storico della cittadina.

Tra le grotte rupestri prendono vita circa cinquanta di antichi mestieri interpretati da un team di attori professionisti e figuranti che portano in scena le piccole vicende di vita quotidiana narrando la nascita di Gesù Bambino, in un viaggio epico tra storia, tradizioni e costumi d'epoca.

Infine, incorniciato in uno dei Borghi più belli d'Italia, degno di nota è il presepe vivente di Gangi, il presepe "silenzioso" frutto di un approfondito studio storico-antropologico e religioso. La rappresentazione della Natività di Gangi è estremamente singolare grazie a più di cento figuranti in costumi palestinesi antichi che propongono scene legate alla vita sociale della Palestina di quel tempo, alla presenza militare della Roma imperiale con Erode, la sua corte e i soldati e momenti di carattere religioso.

La rappresentazione è appunto priva di dialoghi e il visitatore è accompagnato nel suo viaggio da una voce narrante fuori campo.

Per maggiori informazioni sui presepi che abbiamo elecato e per scoprirne molti altri è possibile consultare il calendario eventi di Balarm, in costante aggiornamento.
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