MUSICA
Grignani, il "Re del niente" in concerto a Carini
Acclamato dalle teenager, consacrato nel ruolo di popstar da più di un Festival di Sanremo, Gianluca Grignani ritorna in Sicilia mercoledì 13 settembre con un concerto in piazza Duomo, a Carini (Palermo, ingresso gratuito). Il tour estivo 2006 è ormai agli sgoccioli: iniziato a giugno, ha toccato la Sicilia (Sciacca, Agrigento) per Ferragosto e ritorna adesso nella nostra Isola alla sua terzultima data.
Il cantautore milanese, nato nel 1972, ha avviato la sua carriera dal palco di Sanremo, al quale ha partecipato per la prima volta nella sezione giovani con "La mia storia tra le dita" (era il 1994). Da allora il suo pop semplice, nel quale spesso si avvertono echi di grandi della canzone italiana, ha conquistato con facilità un vasto pubblico di giovani e giovanissimi/e. Il suo look curato, le uscite dei dischi ben studiate ed equilibrate tra dischi originali, remix e raccolte, hanno fatto il resto.
Nel 1995 Grignani partecipa ancora a Sanremo con "Destinazione Paradiso", che diventa anche il titolo dell’album d’esordio con il quale ottiene il Telegatto come artista rivelazione dell’anno. I due anni successivi vedono l’uscita di altri due dischi, "Fabbrica di plastica" e "Campi di popcorn", mentre è del 1999 la terza partecipazione al Festival di Sanremo con "Il giorno perfetto", dal quale nascerà un cd omonimo che ripercorre la sua breve ma densa carriera con remix, versioni acustiche, live e qualche pezzo inedito.
Nel 2005 Gianluca Grignani è stato premiato a Saint Vincent con la Grolla d’Oro per il Cinema per la canzone "Che ne sarà di noi", composta per la colonna sonora dell’omonimo film con Silvio Muccino. Il suo ultimo album è "Il re del niente", a proposito del quale Grignani ha detto: «Per realizzarlo mi ci sono voluti dieci anni di studi e smarrimenti. In passato ho fatto album difficili e improbabili perché sentivo l’esigenza di sperimentare, ma questo disco è un punto di non ritorno: ho raggiunto il giusto equilibrio del mio essere artista con un piede nel rock e uno nel pop».
Il cantautore milanese, nato nel 1972, ha avviato la sua carriera dal palco di Sanremo, al quale ha partecipato per la prima volta nella sezione giovani con "La mia storia tra le dita" (era il 1994). Da allora il suo pop semplice, nel quale spesso si avvertono echi di grandi della canzone italiana, ha conquistato con facilità un vasto pubblico di giovani e giovanissimi/e. Il suo look curato, le uscite dei dischi ben studiate ed equilibrate tra dischi originali, remix e raccolte, hanno fatto il resto.
Nel 1995 Grignani partecipa ancora a Sanremo con "Destinazione Paradiso", che diventa anche il titolo dell’album d’esordio con il quale ottiene il Telegatto come artista rivelazione dell’anno. I due anni successivi vedono l’uscita di altri due dischi, "Fabbrica di plastica" e "Campi di popcorn", mentre è del 1999 la terza partecipazione al Festival di Sanremo con "Il giorno perfetto", dal quale nascerà un cd omonimo che ripercorre la sua breve ma densa carriera con remix, versioni acustiche, live e qualche pezzo inedito.
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Nell’estate del 2000 esce "Sdraiato su una nuvola", creato durante una sua esperienza in India. La terza partecipazione al Festival di Sanremo con "Lacrime dalla Luna" è il preludio all’uscita del quinto album "Uguali e diversi", che nel 2002 entra al numero uno in classifica e rimane per molte settimane fra i dischi più venduti. A fine 2003 arriva ancora una raccolta "Succo di vita", per celebrare i dieci anni di carriera, e qualche mese dopo uscirà un dvd omonimo. Nel 2005 Gianluca Grignani è stato premiato a Saint Vincent con la Grolla d’Oro per il Cinema per la canzone "Che ne sarà di noi", composta per la colonna sonora dell’omonimo film con Silvio Muccino. Il suo ultimo album è "Il re del niente", a proposito del quale Grignani ha detto: «Per realizzarlo mi ci sono voluti dieci anni di studi e smarrimenti. In passato ho fatto album difficili e improbabili perché sentivo l’esigenza di sperimentare, ma questo disco è un punto di non ritorno: ho raggiunto il giusto equilibrio del mio essere artista con un piede nel rock e uno nel pop».
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