CINEMA E TV
Grandi film sotto… i cornicioni
Una rassegna particolarmente ricca di titoli (addirittura trenta!) è l’ultima iniziativa palermitana in ordine di tempo in ambito cinematografico: stiamo parlando del Cineforum ’06 Gentleman Loser, una proposta di cinema d’essai che viene dall’omonimo spazio metropolitano ubicato al centro “elegante” del capoluogo siciliano, in piazzale Ungheria al numero 33 (www.gentlemanloser.info), su iniziativa dell'associazione culturale "TersiKore" e dell'associazione studentesca europea "AGEE".
Fra cornicioni e auto (un’”oasi tra il cemento”, così viene definito lo spazio dai suoi stessi ideatori, ecco allora che un locale di ristoro offre anche del “cibo per la mente”. Ad onor del vero, per gli appassionati cinefili (più che trentenni ...) molti dei film proposti in rassegna saranno ben noti, ma questo non toglie alcun merito all’iniziativa che rimane particolarmente degna di nota proprio in questa operazione di riproposta di pellicole di grandi autori del cinema contemporaneo.
Ecco allora che per “A sud del confine”, luogo ideale nel quale si muove quell’uomo guerriero che porta dentro di sé il Sud desolato, frontiera dove si combatte emancipandosi dal bene e dal male, troviamo fra gli altri “La sfida del Samurai”, del 1961 di Kurosawa (ad apertura di rassegna il 23 luglio), “I guerrieri della palude silenziosa”, un film di Walter Hill del 1983 (il 6 agosto), “Apocalypse now”, il capolavoro di Coppola del 1979 (il 20 agosto), “Tokyo decadence” di Murakami del 1991 (il 27 agosto), ma anche “Fratelli”, un film di Abel Ferrara del 1996 (il 10 settembre), “Aguirre furore di Dio”, di Herzog del 1972 (il 24 settembre), e i mitici “Gli spietati” di Clint Eastwood del 1992 (il 17 settembre) e “Il mucchio selvaggio” di Peckinpah del 1969 (l’1 ottobre).
Per “Luridi e giovani”, sezione dove confluiscono sia trash all’italiana che quelle storie che vedono quali protagonisti dei giovani al centro di violente vicende metropolitane, troviamo fra gli altri “Milano calibro 9” (il 7 agosto), un poliziesco del 1972 di Fernando Di Leo, il grottesco “Ultimo Tango a Zagarolo” con Franco Franchi del 1973 (il 21 agosto) bizzarra parodia di quel ben più famoso tango, ma anche quel film del genere erotico (tanto usato nei giochi sui titoli da mimare...) “Alle dame del castello piace fare solo quello …” del 1973 (il 28 agosto), quindi i drammatici “The addicition”, un film del 1995 di Abel Ferrara (il 4 settembre) e “Bad boys”, film del 1983 di Rosenthal con Sean Penn (il 18 settembre), il comico “Attila flagello di Dio”, di Castellano e Pipolo del 1982, film d’esordio di Diego Abatantuono (il 25 settembre) e il musicale “Quadrophenia” di Franc Roddam del 1979, ottima musica con un giovane Sting in crisi con la banda dei Mods (il 2 ottobre).
La terza e ultima sezione, invece, “I non luoghi della mente”, un viaggio fra i meandri della mente umana, spazia, fra i tanti, dal magistrale “M, il mostro di Dusseldorf”, un film in bianco e nero di Fritz Lang del 1931 (il 26 luglio), a “Oltre il giardino”, bellissimo film di Ashby del 1979 con un grande Peter Sellers (il 9 agosto), quindi “Bianca”, per gli estimatori di Nanni Moretti, film del 1984 (il 23 agosto), passando anche per “Henry - pioggia di sangue”, film horror del 1986 di McNaughton che si meritò anche una citazione in un film di Moretti (il 30 agosto), e “L’australiano”, di Skolimowski del 1978 (il 6 settembre), poi il comico “Zelig”, commedia di Woody Allen del 1983 (il 13 settembre), e ancora il famoso “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, grande interpretazione di Jack Nicholson del 1975 (il 27 settembre) e infine a chiusura della rassegna (il 4 ottobre) “L’ultima tempesta” di Greenaway del 1991.
Dai numerosi titoli citati è evidente come questa sia una bella opportunità per potere rivedere alcuni dei capolavori dei maestri della Settima Arte. E aggiungiamo che l’iniziativa, presentando una così vasta scelta di film e per tutti i gusti, è ancor più gradita in quanto quest’anno la proposta offerta alla città da Kals’art cinema (Kals’Art Cinema: gioielli d'annata e musica dal vivo), per quanto interessante, è abbastanza monotematica e rivolta ad una ristretta fascia di pubblico un po' più d’élite.
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