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Giovani talenti palermitani: la moda “fatta a mano” si fa strada in centro città

A dispetto delle criticità di Palermo, la città è una fucina di talenti e sono molti i giovani che hanno deciso di tornare: la storia di “More”, “Borsa del pellegrino” e “Peri Peri”

  • 10 aprile 2017

C'è una Palermo che corre, che va veloce, a dispetto della crisi e di tutte le criticità in cui la nostra città è immersa. È una Palermo fatta di giovani, con i loro sogni e con le loro ambizioni, che non si arrendono alle difficoltà e che grazie alla loro tenacia hanno fatto si che le loro passioni diventassero un lavoro. Se poi parliamo di fashion e moda, il discorso si fa più complesso: un campo da cui riceviamo tantissimi spunti, dove essere originali è la chiave di volta.

Palermo è diventata fucina di talenti e sono molti i giovani che hanno deciso di tornare e investire sulla propria città: pensiamo a Morena Fanny Raimondo, creatrice del marchio “More”.

Ha aperto il suo atelier di abiti da sposa – e non solo – proprio nel cuore del centro storico di Palermo (in via degli Schioppettieri): le sue creazioni si ispirano al passato, reinterpretandolo in chiave contemporanea. Diplomata in Fashion e Knitwear Designer al Polimoda di Firenze, Morena si è spostata a Roma dove ha lavorato con costumiste italiane di grande rilievo, come Lia Morandini e Catia Dottori. Ha realizzato una linea di abiti da sposa dedicata a Donna Franca, moglie di Ignazio Florio e icona di stile della belle époque, e sta lanciando una capsule collection dal nome “Over Palermo”.
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In via Calascibetta, sempre nel cuore pulsante di Palermo, troviamo un altro esempio di artigianato creativo: “Borsa del pellegrino”, un progetto nato dalle intenzioni di Francesco Pellegrino e Laura D'Orso, una coppia di trentenni che ha deciso di rivalutare l’antica tradizione del pellettiere. Il nome viene proprio dal cognome dell'artigiano, Pellegrino appunto, ma è anche diventato il concept del marchio, perché i loro prodotti vogliono essere visti come inseparabili compagni di viaggio.

L'idea del progetto nasce nel 2007, quando Francesco e Laura si conoscono: entrambi amanti del lavoro manuale e degli accessori - in particolare delle borse - e senza un'occupazione stabile, decidono di mettere su un'attività che riprendesse un antico mestiere, per offrire al cliente un'esperienza unica, quella dell'oggetto fatto a mano.

Il tutto da autodidatti, con grande passione e voglia di crescere ed imparare. Infatti negli anni hanno intrapreso diverse esperienze, conoscendo tanti artigiani, recandosi in Toscana per scegliere i materiali migliori e per imparare nuove tecniche.

Oggi Francesco Pellegrino è l'artigiano a tutti gli effetti, mentre Laura ha il compito di scegliere i materiali, creare i progetti dei vari articoli, senza perdere il valore del “fatto a mano”. È proprio per questo che invitano i propri clienti a rimanere in contatto, perché i loro prodotti sono garantiti a vita, certificati e creati con pelli e cuoi provenienti direttamente dalla Toscana.

Silvia Orlando invece è l'ideatrice di “Peri Peri”, progetto di design tutto palermitano. Ha studiato all'Harim, Accademia Euromediterranea di Catania, e dopo qualche tirocinio, lo scorso anno ha deciso di mettersi in proprio, entrando nel mondo del fai da te e dell'artigianato con la sua macchina da cucire.

La sua prima creazione è la "Market Bag", una linea di shopping bag in cotone dedicata ai mercati storici palermitani. «L'idea nasce per sdoganare tutti gli stereotipi legati alla nostra città, come tutta l'oggettistica legata al Padrino – spiega Silvia Orlando – e creare dei souvenir positivi per i turisti, che possono portare un pezzo della nostra Palermo in giro per il mondo».

Il nome “Peri Peri” infatti nasce proprio da questo: l'espressione da cui prende il nome il progetto viene dal dialetto e significa “in giro”. Come sappiamo, il modo migliore per conoscere Palermo è camminare tra stradine, vicoli e vicoletti, per scoprire le mille sfaccettature della città.

Ma “Peri Peri” è anche un modo per i turisti di portare appunto Palermo in giro per il mondo. Al momento Silvia Orlando promuove la sua attività con i mercatini organizzati da varie associazioni, ma l'idea è quella di aprire un negozio in centro entrando a far parte dei laboratori ALAB, e di creare una linea di abbigliamento, oltre vari accessori.
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