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Festino di Santa Rosalia: al via la 385° edizione

Ideato e diretto da Alfio Scuderi, quest’anno il Festino si configura come una “Festa del Mediterraneo” che nella notte del 14 luglio celebrerà "Rosalia"

  • 10 luglio 2009

«Faccio il sindaco, non l’attore. Ecco perché ho deciso che non era più il caso di salire sul Carro trionfale per gridare “Viva Palermo e Santa Rosalia». Il sindaco Diego Cammarata giustifica così quella che (in realtà già dall’anno scorso) è diventata la novità del Festino di Santa Rosalia. Ma se l’anno scorso, nell’edizione 384 delle polemiche, la rinuncia a salire sul Carro era stata suggerita dall’entourage all’ultimo minuto, per via dell’assedio dei senzatetto assiepati sotto il palco della Cattedrale, da quest’anno si avvia a diventare una prassi definitiva. «In realtà era una scelta fatta già l’anno scorso - spiega il primo cittadino - la festa si stava trasformando nella celebrazione del sindaco, e negli anni aveva provocato manifestazioni contrarie e a favore». Capitolo chiuso, dunque e così il tradizionale grido toccherà, alla fine del quadro della Cattedrale, agli artisti protagonisti di questa edizione, Isabella Ragonese e Rory Quattrocchi, insieme al coro di Giacomo Civiletti, Giorgio Li Bassi e Marcello Mordino, sulla musica di “Mission" di Ennio Morricone.

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L’edizione del 385° Festino, ideato e diretto da Alfio Scuderi per il terzo anno consecutivo, quest’anno si configura come una “Festa del Mediterraneo” che nella notte del 14 luglio celebrerà “Rosalia, rosa tra le rose - donna tra le donne”. Festino dettato da «esigenze di rigore e di austerity», ha sottolineato il sindaco - «ma che resta un omaggio corale e sentito come sempre». Costerà infatti 610 mila, (dei quali circa la metà finanziati dall’assessorato al Turismo della Regione con fondi europei), contro la cifra di un milione 143 mila euro dell’edizione 384, mentre i fuochi d’artificio saranno interamente sponsorizzati da Banca Nuova e “sparati” ancora una volta dalla ditta La Rosa fireworks di Bagheria. L’anno scorso costarono all’amministrazione 75 mila euro, quest’anno lo sponsor ne ha messi a disposizione 50 mila euro: «Garantiranno quarantacinque minuti di “botti” tradizionali - dice Alfio Scuderi - anche se non ci sarà l’ormai tradizionale sincrono con la musica delle ultime edizioni». E anche l’arcivescovo di Palermo, monsignor Paolo Romeo, ha sottolineato che «Il 14 luglio dev’essere una giornata per riflettere, per far tesoro del nostro passato e aprire sentieri di speranza per la nostra città».

Partiamo dalle manifestazioni che precederanno il Festino e convoglieranno in due serate le energie degli artisti palermitani: sabato 11 luglio alle 21,30 piazza Kalsa si animerà con “La nave dei miracoli”, un variegato omaggio del teatro popolare alla Santuzza, diretto da Gigi Borruso, che vedrà la partecipazione di una carovana di attori palermitani, con Ludovico Caldarera, Gino Carista, Giacomo Civiletti, Paolo La Bruna, Giorgio Li Bassi, Marcello Mordino e le musiche eseguite dalla compagnia Ditirammu. Domenica 12 luglio, stesso orario e stessa location per “Rosalia la città delle rose, voci e suoni per Santa Rosalia”, una grande kermesse sonora dedicata ai suoni della città, che vedrà protagonisti Alfredo e Letizia Anelli, Sara Cappello, Pina Giordano, Francesco Giunta, Serena Lao, Costanza Licata, Laura Mollica e la partecipazione di Toti e Totino.

Andiamo alla notte del 14 luglio, che ancora una volta metterà in scena la città, dalla Cattedrale alla Marina. «I simboli principali sono il tema della donna, che andrà in scena alla Cattedrale - spiega il direttore artistico - e il simbolo del mare, che farà da filo conduttore nel corteo sul Cassaro». Tanto che il carro di Zingales, semplice e simbolico al tempo stesso, rappresenta il relitto di una nave e «idealmente è dedicato ai profughi immigrati che vi perdono la vita». Alto 13 metri, impreziosito da foglia d’oro e sospeso su un letto di rose rosse, simbolo della Patrona, avrà una nuova statua di Santa Rosalia assisa al centro, dipinta a foglia d’argento. Il mare sarà rappresentato da una lastra di plexiglass blu cobalto retroilluminata, che accenderà di luce tutto il carro-scultura.

Lo spettacolo inizierà alle 21,30 come sempre dal piano della Cattedrale. Il tema della donna sarà declinato dalle attrici Isabella Ragonese e Rori Quattrocchi che reciteranno due liriche di Alda Merini, accompagnate dal sax di Rita Collura. Poi la voce di Antonella Ruggiero, accompagnata da Mark Harris al piano e Roberto Colombo alle tastiere, intonerà un omaggio alla Santuzza su quattro brani di musica sacra riarrangiati, per chiudere con “l’Ave Maria” di Gounod. A questo punto, come simbolo della purificazione e del miracolo, nei giardini della Cattedrale si accenderà una grande installazione d’acqua alta 100 metri, che ridisegnerà i contorni stessi della chiesa e due “angeli del Mediterraneo” si leveranno in volo appesi a 600 grandi palloni.

Gli angeli apriranno il corteo del Carro trionfale, che muoverà lungo corso Vittorio Emanuele, trainato da 20 marinai e preceduto dalla Banda del mare, un ensemble di fiati che reinterpreterà brani dedicati al mare e della tradizione classica siciliana e dai tamburinai Aucello. Il Carro sarà poi animato da otto danzatrici, con i costumi di Daniela Cernigliaro, e sulle coreografie di Cinzia Cona ispirate alle onde del mare. Alla Marina, i tradizionali fuochi d’artificio, che accenderanno di colori il cielo sopra Palermo, per l’ultimo saluto al 385esimo Festino di Santa Rosalia.

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