ARTE E ARCHITETTURA
Eros, carattere e sentimento del mondo umano
Antiche raffigurazioni dell’amore, inteso nelle sue varie accezioni e manifestazioni, si susseguono nelle opere della mostra “Eros. Un itinerario dedicato all’amore”, in corso fino al 14 febbraio a Palermo al Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”, piazza Olivella 24 (dal martedì al sabato ore 8.30/18.45, domenica, lunedì e festivi ore 8.30/13.45, ingresso 4 euro): un confronto con antiche civiltà e con il loro modo di intendere e rappresentare la dimensione dell’Eros, dai sentimenti al più concreto congiungimento fisico, come atto procreativo o pratica di particolari riti; un confronto con iconografie e simboli in alcuni casi ancora attuali. Nel mito gli antichi Greci riversavano una generica comprensione della realtà, trasferendo in un mondo parallelo caratteristiche, dinamiche relazionali, aspetti caratteriali e sentimenti del mondo umano. Ogni dio ha tratti peculiari che ne rivelano la natura dominante, è dotato di attributi che riconducono ad essa e sono utilizzati come veri simboli. Così Eros, il dio dell’amore, è rappresentato come un arciere, come nella statua in marmo “Eros” o nel gruppo scultoreo “Afrodite ed Eros”: egli è infatti l’artefice di quel “rapimento d’amore” che si accende fulmineo, improvviso e doloroso nell’individuo. Altra divinità associata all’amore è Afrodite, anch’essa ben rappresentata alla mostra da varie statue in marmo e da statuette bronzee. Dea della bellezza e madre di Eros, è connessa tanto all’amore sensuale quanto a quello spirituale, talvolta ritratta nuda e in morbide pose, altre volte in atteggiamenti più pudichi, parzialmente o totalmente vestita.
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