TEATRO
Ernesto Maria Ponte: "Al buio" torna all'Agricantus
Ritorna in scena un monologo esilarante che mette a nudo le debolezze dell'uomo moderno schiavo di oggetti tecnologici di dubbia utilità
Addio al telefonino, all’Ipod, alla tv, agli elettrodomestici, eliminata anche la luce. Cosa accadrebbe se un uomo dei nostri tempi fosse improvvisamente privo di ogni tipo di confort tecnologico? Addio al telefonino, all’Ipod, alla tv, agli elettrodomestici, eliminata anche la luce. “Al buio” il monologo di Ernesto Maria Ponte in scena al Ccp Agricantus da martedì 19 al mercoledì 27 luglio alle ore 22.15 mette a nudo l’impotenza di un individuo schiavo della tecnologia e con lacerante sarcasmo passa in rassegna gli atteggiamenti e le abitudini di una società schiava del consumismo moderno.
Una situazione paradossale e angosciante che presto si trasforma in un travolgente delirio nevrotico fatto di piccole fissazioni, paure ansie e fobie e proprio per questo esilarante. Un testo scenico - ideato da Salvo Rinaudo ed Ernesto Maria Ponte e accompagnato in scena dalla chitarra di Tony Greco - pieno di ilarità, concepito per operare un’efficace radiografia alla nostra quotidianità fatta di incaute dipendenze da oggetti di dubbia utilità e spesso nocivi che provocano indistintamente nell’uomo un effetto soporifero.
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