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Emozioni, tramonti e spettacoli: "Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2017"

Anche detta "Le Dionisiache", la rassegna di spettacoli al teatro antico di Segesta prende il via il 16 luglio e si conclude 3 settembre e ospita dai classici greci a Salvo Piparo

Balarm
La redazione
  • 13 luglio 2017

Teatro Antico di Segesta

Balletti, l'Orchestra Sinfonica Siciliana e quella del Teatro Massimo, l'Anfitrione di Plauto e tanto altro ancora, compresi incontri e performance di personaggi iconici della comicità alla palermitana: uno su tutti Salvo Piparo.

Stiamo parlando della rassegna del "Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2017" che con quarantacinque spettacoli, cinque concerti, cinque Albe e venti laboratori parte il 16 luglio per concludersi il 3 settembre, sullo sfondo del teatro Antico di Segesta e per le strade e i monumenti di Calatafimi.

"Le Dionisiache" (visualizza il programma completo della Stagione) sono organizzate in questa edizione da tre attori: la Regione Sicilia, il Comune di Calatafimi e il Parco Archeologico di Segesta diretto da Agata Villa.

«L’idea è quella di continuare la tradizione, valorizzare e promuovere il sito con spettacoli di alto livello, non siamo disponibili a eventi che possano essere di qualità media - spiega proprio Villa - credo non ci sia modo migliore che un Festival per valorizzare ancor maggiormente un sito che ci viene invidiato da tutto il mondo».
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Un cartellone trasversale e in una piccola parte gratuito che inizia con "Orgoglio e Pregiudizio", il 16 luglio: nell'anno del bicentenario della morte dell'autrice Jane Austen è stato allestito un percorso con momenti di danza per le piazze del Borgo di Caltafimi Segesta.

Ma ci sono anche incontri a tema differente, come "Mafia Singolare Femminile" di Marzia Sabella e a cura dell'associazione Nazionale Magistrati

O ancora le rappresentazioni classiche: il 3 agosto va in scena "Le Supplici" di Eschilo nell'adattamento di Sofia Bolognini. O ancora, uno spettacolo di Salvo Piparo, "Shakespeare in Brexit", che va in scena il 16 agosto.

La rassegna si conlcude in autunno con "Il canto del crepuscolo" di Giuseppe Milici e Anita Vitali, ma queste sono soltanto suggestioni per una serie di eventi che si susseguono uno dopo l'altro diffondendo la cultura del teatro e dello spettacolo in un territorio già meta turistica per archeologia e natura.

«Le tantissime peculiarità del territorio trapanese rappresentano un territorio straordinario che deve essere coniugato a un progetto culturale importante - afferma il VicePresidente dell’Ars Giuseppe Lupo - il Turismo riparte dalla Cultura».

Per Lupo «Le iniziative culturali, il vasto patrimonio architettonico e archeologico, il mare, la tradizione culinaria, sono le carte vincenti sulle quali puntare. Una parte importante in questo contesto la fa proprio Segesta e il suo festival».

Il direttore artistico è Nicasio Anzelmo: «Un cartellone classico - spiega - ma con una idea innovativa degli spettacoli: il Teatro di Segesta quest’anno compie 50 anni dalla prima rappresentazione moderna del 1967, avvenuta allora con “La Pace” di Aristofane, per la regia di Arnoldo Foà - continua - un Festival pieno di Compagnie, che producono lo spettacolo all’interno del Festival, vivendo a Calatafimi e poi dopo il debutto a Segesta andranno in giro per l’Italia con il logo del Festival».
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