ATTUALITÀ
Emergenza rifiuti: esplode la rabbia dei cittadini
Blocchi e proteste nel quartiere Calatafimi e nelle zone dove ancora l'intervento dei netturbini non riesce ad eliminare le decine di discariche a cielo aperto
È stato necessario l'intervento della polizia per placare la protesta esplosa mercoledì sera in via Cuba, zona di Corso Calatafimi a Palermo, dove i residenti esasperati per i cumuli di spazzatura immobili da giorni hanno rovesciato cassonetti e sparso lungo le carreggiate l'immondizia, boccando così il traffico. La stessa tipologia di protesta si è svolta in più punti della città, durante la settimana, specie nei quartieri dove ancora l'intervento dei netturbini non si è rivelato incisivo.
Intanto la lista degli indagati del caso rifiuti pare destinata ad allargarsi. Interruzione di pubblico servizio è il reato di cui sono accusati ben 121 operai dell'Amia, l'ente per la raccolta rifiuti, finita nell'occhio del ciclone proprio nei giorni in cui a Palermo per la spazzatura è allarme rosso. L'inchiesta aperta dalla Procura sull'emergenza rifiuti indagati potrebbe portare perfino all'arresto degli indagati ma si indaga anche, per violenza privata e danno alla salute pubblica. I roghi di immondizia andati a fuoco insieme ai tanti cassonetti avvolti nella notte dalle fiamme causerebbe un allarmante rilascio di diossina.
La promessa è che tutta la città sia ripulita da cima a fondo entro Pasqua ma intanto il rischio di una maxi multa incombe sull'Amia mentre l'Autorità di garanzia sugli scioperi chiede al prefetto Umberto Postiglione se "le astensioni siano state assolutamente improvvise e immotivate, se l'organizzazione dello sciopero sia riferibile a un soggetto collettivo, se siano stati garantiti i servizi minimi indispensabili agli utenti".
Nel caso in cui lo sciopero dei netturbini fosse stato attuato senza garantire il servizio minimo indispensabile a garantire uno stato igienico dignito alla comunità, allora l'azienda di raccolta rifiuti, così come i singoli dipendenti che si sono astenuti dal lavoro, rischierebbero una grave sanzione dai 25 mila a 50 mila euro. Imponente in queste ore lo schieramento di operai e mezzi messi in strada per rincorrere l'obiettivo pulizia: oltre ai 420 operatori e ai 45 autocompattatori sono state necessarie 2 gru e 4 pale meccaniche per un totale di 1200 tonnellate di spazzatura raccolta nella sola giornata di ieri.
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