ARTE E ARCHITETTURA
"Dita nel naso”: tutto il realismo di Luca Alinari
L'artista, sin dai primi anni '60 ha sviluppato una sua ricerca stilistica orientata verso un linguaggio fiabesco, tra il surreale e il naïf
Al di là del realismo figurativo, che duplica o interpreta sulla tela frammenti del mondo, esiste l’universo del sogno, dell’inconscio, dei desideri, l’immaginario fantastico della letteratura, dei miti, delle leggende e del quotidiano, talvolta sublime, talaltra angoscioso. Si inaugura sabato 17 ottobre 2009 (alle ore 18) nella Galleria “Arfin” di Giuseppe Alcamo a Palermo (via Marchese Ugo 28/a) la mostra “Dita nel naso” di Luca Alinari a cura di Marcello Palminteri. Attraverso una ventina opere pittoriche di diverso formato, la mostra ci introduce nell’universo creativo di Alinari, fiorentino di nascita, che sin dai primi anni '60 ha sviluppato una sua ricerca stilistica orientata verso un linguaggio fiabesco, tra il surreale e il naïf, giungendo ad una cifra stilistica personalissima e di immediata riconoscibilità. L’impianto narrativo delle opere nasce dall’assemblaggio molto libero di elementi figurativi, che si organizza in forma di racconto di carattere fantastico ed evocativo. Lo spazio del quadro assume la struttura prospettica di una scena che accoglie figure, situazioni oniriche, elementi del paesaggio.
Lo spazio del quadro assume la struttura prospettica di una scena che accoglie figure, situazioni oniriche, elementi del paesaggio. I risultati di tale lavoro appaiono proposti nella mostra “Finestra italiana” del 1984 ai Magazzini del Sale di Siena, cui segue una personale a Mantova alla Casa del Mantegna. Nel 1985 Alinari partecipa all’XI Quadriennale di Roma nella sezione “Emergenze nella ricerca artistica dal 1950 al 1980” e ad “Anniottanta” a Rimini, a cura di Renato Barilli. Anche in seguito, caratterizza il suo lavoro un tono di racconto o di favola, dipinto con apprezzabile leggerezza, per un’iconologia di trasognati orizzonti fantastici, colmi di riferimenti ai tempi, agli oggetti e ai giochi dell’infanzia. La sua pittura ha oltrepassato le origini grafiche giungendo ad una manifesta consistenza e a cromie brillanti, a volte rutilanti. Un'illustrazione esauriente del suo percorso è data dall’antologica curata da Crispolti all’Arengario di Milano nel 1993. Vastissimo il curriculum presso gallerie private. Alinari vive ed opera a Rignano sull’Arno nei pressi di Firenze.
Con la personale dedicata a Luca Alinari, la Galleria “Arfin” di Giuseppe Alcamo prosegue a Palermo la sua stagione espositiva dedicata alla figurazione fantastica - avviata lo scorso anno con la mostra di Armodio - proponendosi come punto di riferimento per gli artisti, i collezionisti, gli studiosi e gli appassionati attenti alle più colte e originali tendenze dell’arte figurativa contemporanea. La mostra resterà aperta fino al 14 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (ingresso libero). Per informazioni ulteriori è possibile consultare il sito www.galleriagiuseppealcamo.com
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
È uno dei più alti in Europa: dov'è (in Sicilia) il ponte "vietato" a chi soffre di vertigini