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Davide Enia nella rosa dei finalisti al Premio Strega
Nella rosa dei 12 finalisti, c'è il romanzo "Così in terra", dello scrittre palermitano Enia: è dal 1992 che un siciliano non si aggiudica il premio letterario
Non è uno scrittore esordiente Davide Enia, anche se il suo ingresso in libreria con il romanzo "Così in terra" è stato così percepito. E anche adesso che lo scrittore palermitano è stato selezionato fra i dodici finalisti del Premio Strega, il più prestigioso fra i premi letterari italiani, la scelta non deve essere intesa come l'illuminazione giunta a benedire un novizio.
“Così in terra”, il romanzo uscito per Dalai e venduto in 16 paesi già prima dell'uscita in Italia a gennaio, è il frutto di una forza narrativa costruita con una lunghissima esperienza di drammaturgo e attore teatrale oltre che scrittore: dai testi scritti per la compagnia teatrale di Emma Dante, al successo giunto con il monologo di "Italia-Brasile 3 a 2", alle narrazioni che lo vedono debuttare nel 2004 alla Biennale di teatro di Venezia, cui seguiranno poi racconti lievi ma graffianti come "Mio padre non ha mai avuto un cane".
La rosa dei 12 candidati al premio, che sarà presentata ufficialmente giovedì 10 maggio al Teatro San Marco di Benevento, sarà sottoposta al voto dei 400 “Amici della domenica” della Fondazione Bellonci, che istituisce il premio, di 60 “lettori forti” segnalati da altrettante librerie indipendenti e dei gruppi di lettura coordinati da dieci Istituti italiani di cultura all’estero. Il 13 giugno, sarà resa nota un'ulteriore cinquina di finalisti, tra i quali il verdetto finale sarà proclamato il vincitore nel verdetto annunciato il 5 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma.
Dal 1993 il premio letterario non viene vinto da uno scrittore siciliano: in quell'anno fu Vincenzo Consolo ad imporsi su tutti, con “Nottetempo, casa per casa”. I dodici selezionati sono Giuseppe Aloe e “La logica del desiderio” (Giulio Perrone), Gianrico Carofiglio e “Il silenzio dell’onda” (Rizzoli), Marcello Fois e “Nel tempo di mezzo” (Einaudi), Lorenza Ghinelli e “La colpa” (Newton Compton), Giovanni Greco e “Malacrianza” (Nutrimenti), Giorgio Manacorda e “Il corridoio di legno” (Voland), Marco Mantello e “La rabbia” (Transeuropa), Gaia Manzini e “La scomparsa di Lauren Armstrong” (Fandango), Carlo Pedini e “La sesta stagione” (Cavallo di Ferro), Alessandro Piperno e “Inseparabili” (Mondadori) ed Emanuele Trevi, autore di “Qualcosa di scritto” (Ponte alle Grazie).
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