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Curva minore, dieci anni “suonati”

  • 30 aprile 2007

Stavolta è proprio il caso di dire “Buon compleanno” e “cento di questi giorni”. Compie 10 anni l’associazione palermitana Curva minore, fondata nel 1997 da Lelio Giannetto, e festeggia questo grande traguardo nel migliore dei modi. Dal 2 al 13 maggio si svolgerà infatti la nona edizione della rassegna musicale “Il suono dei soli”: cinque concerti di caratura internazionale, con opere di grandi interpreti della musica contemporanea venuti da tutto il mondo. Questa speciale edizione della manifestazione è legata al compositore inglese Cornelius Cardew, scomparso nel 1981. Per parlare meglio di questo evento che coinvolgerà tutta Palermo (soprattutto nella giornata del 13 maggio) abbiamo intervistato il presidente, fondatore di Curva Minore e ideatore della manifestazione, Lelio Giannetto.

Come ci si sente a festeggiare i 10 anni di Curva minore?
«Bene, molto bene. E’ stata fin dall’inizio una grande scommessa, prima insieme a Gianni Gebbia, quando insieme organizzavamo il “Festival delle pratiche inusuali per fare musica”, che si è svolto allo Spasimo fino al 2000. Poi la rassegna è stata sospesa, il commissario Serio ci ha tagliato le gambe con il suo rifiuto di darci dei fondi. Gebbia non se l’è sentita di continuare, di rischiare. Io invece ho scommesso. Nel 1998 è nato “Il suono dei soli”, un ambito musicale nuovo, con dei supporti minimi. Una manifestazione che in questi dieci anni ha avviato una serie di programmi e operazioni culturali che hanno dato un’apertura a differenti modi di sentire oggi la musica nella sua dimensione originale, non alternativa, disegnando possibili mappe delle nuove geografie sonore. Una vera cultura diversa, insomma».

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Una manifestazione che ha sempre accolto musicisti da tutto il mondo, diventando a tutti gli effetti un evento di caratura internazionale.
«E’ vero, i nostri ospiti vengono da tutto il mondo, ma voglio sottolineare il fatto che abbiamo dato anche molto spazio agli artisti siciliani, a gente di casa nostra. Abbiamo organizzato anche delle rimpatriate, abbiamo riportato a Palermo gente che mancava da anni e che aveva fatto una carriera lontano, all’estero».

Lo spirito di Curva minore è rimasto sempre intatto?
«Si. Anzi la passione è notevolmente cresciuta nel corso degli anni. Abbiamo avuto modi per approfondire le nostre conoscenze, abbiamo avuto altre intuizioni. Siamo pronti per nuove sfide. Una direi che l’abbiamo già vinta: per mettere in piedi “Il suono dei soli” abbiamo combattuto anno per anno con una copertura finanziaria che avrebbe inizialmente scoraggiato chiunque, ma ce l’abbiamo sempre fatta, grazie ad aiuti che provengono da tutta Europa. Grazie a loro non solo siamo ancora qui ma ci siamo anche ampliati, evoluti».

Palermo e i palermitani come hanno accolto la vostra iniziativa nel corso degli anni?
«Sempre benissimo. C’è e c’è stata partecipazione da parte di tutti, di ogni fascia d’età».

E’ tutto pronto per festeggiare questo compleanno?
«Inizieremo i festeggiamenti giorno 2 maggio con “Misteri da Camera” al Castello della Cuba, un concerto dedicato alla figura umana e artistica di Federico Incadorna, con le musiche di Giovanni Damiani. “Stockhausen Serves Imperialism”, si svolgerà l’8 maggio al Centro polivalente di Enna e il 9 maggio al Castello della Cuba, a Palermo. Protagonista un giovane musicista di Alcamo, residente da anni negli Usa, il percussionista Simone Mancuso. La rassegna continuerà l’11 maggio al Castello della Cuba, a Palermo, con un musicista che fu strettissimo collaboratore di Cornelius Cardew, John Tilbury, con una serata dal titolo “Cornelius e compagni”. Il quarto concerto, “For Cornelius”, si terrà il 12 maggio al Castello della Cuba, a Palermo, e vedrà la partecipazione del virtuoso pianista belga Daan Vandewalle, figura di spicco del panorama internazionale, che presenterà, con ascolti guidati, il lavoro radiofonico realizzato da Stefano Zorzanello sulla vita e le opere di Cornelius Cardew. Infine giorno 13 maggio ci sarà un evento che coinvolgerà davvero tutta Palermo, fin dalle prime ore del mattino per finire a notte fonda. Vi posso dire che ci sarà tanta musica, tanto divertimento e del buon vecchio vino che in occasioni come questa non deve mancare mai».

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