ATTUALITÀ
Corteo Impastato, contestato il Pd e Ferrandelli
Un gruppo di militanti di Rifondazione hanno urlato slogan contro Ferrandelli e a favore di Orlando. Lo sdegno di Giovanni Impastato "No a strumentalizzazioni"
Le polemiche tra Orlando e Ferrandelli non si fermano. Arrivano anche a Cinisi. Proprio nel giorno del corteo in memoria di Peppino Impastato, il giovane militante di democrazia proletaria ucciso dalla mafia il 9 maggio di 34 anni fa, è andata in scena una polemica che ha investito i due personaggi politici che al ballottaggio si contenderanno la poltrona di primo cittadino di Palazzo delle Aquile.
Questi i fatti: Ferrandelli, al suo arrivo a Cinisi, è stato inviato ad allontanarsi dal corteo da alcuni manifestanti di Rifondazione Comunista che hanno scandito lo slogan: “Fuori il Pd dal corteo”. All’arrivo di Leoluca Orlando invece i manifestanti hanno urlato slogan di sostegno al candidato Idv. Dall’ufficio stampa di Ferrandelli minimizzano l’accaduto condannando la scelta di strumentalizzare un’importante manifestazione antimafia per fare propaganda elettorale.
Interviene nella vicenda Giovanni Impastato, fratello di Peppino: «Ieri è avvenuto qualcosa di deplorevole. Un gruppetto di manifestanti si è permesso di cacciare dal corteo non soltanto Fabrizio Ferrandelli ma anche i giovani democratici che hanno persino dato del mafioso al loro segretario regionale Marco Guerriero al quale va tutta la mia solidarietà e dell’associazione Casa memoria. Non si può utilizzare una manifestazione antimafia come pretesto - continua Impastato. - Chiunque venga a Cinisi il 9 maggio per ricordare Peppino ha il diritto di manifestare liberamente. Ferrandelli partecipa ogni anno al corteo e non ha mai ricevuto contestazioni – ha continuato Impastato - trovo ingiusto e sbagliato che sia stato trattato in questo modo. Anche Orlando era già venuto ed è stato sempre vicino a Casa memoria. Nessuno deve però strumentalizzare il corteo. Al Forum antimafia si parla sempre di politica ma non si deve fare propaganda durante il corteo».
Inoltre è esplosa a Cinisi, durante i giorni del Forum, anche un'altra polemica: il giornale “La Stampa” ha pubblicato un articolo in cui diceva che padre Pietro D’Aleo si sarebbe rifiutato di celebrare una messa in memoria di Peppino Impastato. «Non è assolutamente vero – ha detto il sacerdote – ho soltanto detto che sarebbe stata più appropriata una veglia di preghiera. E così è abbiamo fatto venerdì sera scorso in compagnia del fondatore di libera don Luigi Ciotti».
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