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Consumi in calo: crisi anche sotto l'albero di Natale

Il Natale peggiore degli ultimi dieci anni per quanto riguarda i consumi: a risentire maggiormente le vendite di abbigliamento, calzature e oggettistica

  • 24 dicembre 2012

Il peggiore degli ultimi dieci anni, almeno sul fronte dei consumi: nel 2012 anche il Natale stringe la cinghia, con forti cali dei consumi e meno regali sotto l'albero. La fotografia, fornita dai dati raccolti dal Codacons, mostra tagli sugli acquisti e sulle spese di articoli per la casa.

Abbigliamento, calzature, arredamento e oggettistica: questi i settori in cui si è registrato il calo maggiore, pari al -20%. Anche per quanto riguarda cultura, ristorazione e viaggi non ci sono dati positivi, con un 15% in meno, mentre si è registrata un'inversione di tendenza per quanto riguarda gli acquisti di generi alimentari, con un aumento del 5%. Sono rimaste stabili le vendite di giocattoli, hi-tech e informatica.

La tendenza registrata a livello nazionale rispecchia le stime presentate dal Codacons, relativamente alla Sicilia, già a metà del mese di dicembre, con la previsione di un calo generale dei consumi del 15%.

Politica economica e tasse, due argomenti dai quali non si può prescindere neanche a Natale: nel periodo in cui le attività ricettive registrano tradizionalmente il tutto esaurito, continua la protesta degli albergatori di Cefalù, che hanno deciso di rimanere chiusi anche per Capodanno. Hall ed insegne spente: lo sciopero ha avuto inizio lo scorso 23 novembre, ferma restando la garanzia dei servizi essenziali di ospitalità. A preoccupare le strutture turistico/alberghiere, la situazione fiscale e il fallimento delle politiche adottate fin ora.

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