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"Con gli occhi di un altro", il film di Addamo

Una nuova produzione made in Sicily, il film di Antonio Raffaele Addamo, divulgato tramite cofanetto edito da Kalos e presentato tramite una tavola rotonda

  • 28 febbraio 2010

"19 luglio 1992". La data che tutti i palermitani ricordano bene, per la strage di via d’Amelio è anche il titolo del libro di Cetta Brancato, da cui oggi trae spunto un film. Verrà presentato in anteprima lunedì 1 marzo al cinema Rouge et Noir di Palermo (piazza Verdi 82, ingresso su inviti) e da venerdì 12 marzo distribuito attraverso un cofanetto speciale realizzato e prodotto dalla casa editrice Kalòs, il nuovo lavoro di Antonio Raffaele Addamo, "Con gli occhi di un altro", tratto appunto dall’opera unica di Cetta Brancato.

A questo proposito è prevista per martedì 2 marzo alle ore 16.30 una tavola rotonda (ingresso libero), alla sala delle Capriate di Palazzo Steri (piazza Marina 61, Palermo): “Le seduzioni del crimine - L'ambigua icona del mafioso nel cinema”, a cui prenderanno parte Roberto Lagalla, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, l’autrice del libro Cetta Brancato, il regista Antonio Raffaele Addamo, l'Assessore ai Beni Culturali e della Identità Siciliana Gaetano Armao, i magistrati Antonio Ingroia e Gaetano Paci, il filosofo del linguaggio Franco Lo Piparo, Giovanni Chinnici (presidente della Fondazione Chinnici), il giornalista Sergio Buonadonna e il docente di psicologia dinamica Franco Di Maria. Moderatore sarà il giornalista Rai Onofrio Dispenza. Saranno anche presenti Gesualdo Campo e Enrico Carapezza, rispettivamente Dirigente e Responsabile Staff Dirigente del Dipartimento dei Beni Culturali e della Identità Siciliana e Alessandro Rais, Dirigente responsabile della Sicilia Film Commission, CineSicilia srl.

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Nel cast del film lo stesso Antonio Raffaele Addamo, Danila Laguardia, Filippo Luna, Antonio Silvia e Dino Spinella. Il progetto è stato realizzato con il sostegno di APQ “Sensi Contemporanei”, di DG Cinema, gestito dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e della Identità Siciliana, della Sicilia Film Commission, di Cinesicilia srl e della Provincia Regionale di Trapani, ma anche patrocinato dall’associazione nazionale magistrati di Palermo, “Un'altra storia” , dalla Fondazione “Progetto Legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia", dalla Fondazione Rocco Chinnici di Palermo, RISO Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia e dall'associazione Culturale Fiumara d’Arte - Atelier sul mare di Antonio Presti.

Dedicata a tutti i magistrati e a tutte le loro scorte, vittime di mafia, la pellicola racconta il drammatico succedersi di eventi legati all’assassinio di un giudice da parte del criminale coinvolto per l’occasione, Peppino Gagliano. Quando questi, inaspettatamente, dal confronto con la vittima, come “con gli occhi di un altro” prende coscienza di sè e contemporaneamente segna la propria fine, uccidendo proprio il mandante del delitto e andando consapevolmente verso la morte che giunge per mano di un altro sicario, pronto a sostituirlo nell’organizzazione mafiosa. Non resterà altro da fare per il giudice protagonista che lasciare un simbolico testamento spirituale all’unica depositaria di vita e di morte, la donna/Sicilia. «Così come nel mito - dichiara il regista - l’omicidio o la sopraffazione non generano solo pietà, le parole diventano lame affilate e il sangue dei giusti accende alla rivolta».

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