ATTUALITÀ
Castello di Maredolce: se la riqualificazione è più vicina
Si riaccendono le speranze per il castello di Maredolce-La Favara, gioiello architettonico per anni tralasciato se non sconosciuto e in condizioni di totale abbandono
![](/cache/9/5/a/f/c/95afca8de95bacceca98fe1d3d78a6abf84a076d-castello-maredolce-01-jpg-45669-1615123490.jpeg)
È l’antica residenza dell'emiro Giafar, trasformata dai re normanni che lo inserirono nel parco di caccia del Genoardo: il castello di Maredolce-La Favara, gioiello architettonico ricco di storia ma per anni immerso in uno stato di abbandono e totale degrado, è tornato sotto a essere oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione.
Dimenticato troppo spesso dietro le tante case abusive e baracche, il castello è in realtà un prestigioso monumento dell’architettura arabo-normanna il cui nome cela tutta la nube di mistero che da sempre lo avvolge.
Luogo di incontro tra le culture bizantina, araba e normanna nonché dimostrazione del valore della cultura del paesaggio e del senso di appartenenza ed ex dimora reale di Ruggero II, è stato recentemente insignito del premio Carlo Scarpa per il suo valore storico, naturalistico e culturale.
Circondato da alberi di agrumi e palme, territorio di colture di pregio a lungo utilizzato come presidio della città, oggi il castello di Maredolce resta nascosto dietro alcuni edifici di proprietà comunale che si affacciano su piazza Giafar.
È impensabile che luoghi, come questo, dall’intramontabile e suggestiva bellezza architettonica, possano essere lasciati al loro destino: con la muratura tipica dell’età normanna, la sala preghiera, la sala plissettata e la Cappella di San Filippo, il castello non può continuare ad essere abbandonato a se stesso. Chissà che presto il castello non torni a respirare e a brillare di luce propria.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|