ATTUALITÀ
Botta e risposta con il candidato: migranti e legalità secondo Ismaele La Vardera
Sbarchi, centri accoglienza e rifugiati ma anche parcheggiatori e altri lavoratori abusivi: temi scottanti che vengono affrontati ogni giorno. Che farebbe il candidato a sindaco?
Ismaele La Vardera
In base ai dati dell'agenzia rifugiati delle Nazioni Unite solo nel 2016 nelle nostre coste sono sbarcati quasi 200mila migranti e, tra gli scandali che hanno coinvolto le cooperative che gestiscono i centri di accoglienza c'è l'intolleranza che sembra profilarsi tra i cittadini italiani, anche a causa anche della crisi economica e gli interventi, percepiti come blandi, degli altri paesi dell'Unione europea.
Il tema dell'accoglienza oggi rimane costantemente al centro del dibattito politico, soprattutto al Sud, dove gli sbarchi continuano in maniera incessante e abbiamo chiesto a uno dei candidati a sindaco di Palermo che farebbe, se vincesse le prossime elezioni, parlando di migranti e legalità.
In un contesto in cui le destre estremiste ritornano in primo piano, vedi la vittoria di Donald Trump negli States e l'ascesa di Marie Le Pen in Francia, anche in Italia i movimenti come quello di Matteo Salvini e della Lega tornano ad avere risonanza nazionale.
«Non sono d'accordo con l'apertura dell'hotspot a Palermo - spiega Ismaele La Vardera - questi centri sono il sintomo di un sistema distorto, che ormai a Palermo è dilagante. E' arrivato il momento di mettere ordine per quanto riguarda la gestione dei migranti. Io credo che ogni cittadino e ogni persona che vive a Palermo sia una risorsa, quindi anche le varie comunità di etnia diversa dalla nostra lo sono».
«Però è giusto mettere un freno agli ingressi non necessari e all'accoglienza perbenista senza regole - il candidato però chiarisce - Sull'accoglienza ai rifugiati di guerra io e Matteo Salvini la pensiamo allo stesso modo, non c'è dubbio che debbano essere ospitati e che venga dato loro asil».
«Per il resto dobbiamo mettere dei limiti, anche per interrompere la vera e propria tratta degli schiavi che si sta verificando. Quindi stop agli sciacalli delle cooperative “rosse” che in questi anni si sono arricchite alle spalle dei migranti».
"Prima i palermitani” è stata la dichiarazione aperta del leader de “Il centro destra” Alessandro Fontanini, alleato di La Vardera in questa tornata elettorale, che parlando di sviluppo economico sostiene che nell'aprire nuove attività, l'80% degli assunti dovranno essere residenti a Palermo, così anche La Vardera si impegna a sostenere in primo luogo i palermitani.
«Non si può negare che ci sia uno squilibrio nella gestione dei fondi per le attività sociali – dice il candidato – non si possono più dimenticare i bisogni dei palermitani. Un esempio su tutti, la questione dell'emergenza abitativa, penso che prima si debba trovare una soluzione per i palermitani e poi per gli altri».
«Un maggiore controllo del territorio, dei cittadini migranti, insieme a nuove idee potranno migliorare la vita in città – spiega Ismaele La Vardera - Faccio un esempio concreto: in molti hanno criticato, probabilmente travisando, la mia idea del parcheggiatore legale».
«Io non volevo dire che dobbiamo regolarizzare tutti gli abusivi che ci sono oggi, ho detto che sarebbe possibile, creando una cooperativa, lanciare questa figura del parcheggiatore legale di zona. Tutti dobbiamo ammettere che spesso ci affidiamo agli abusivi per cercare un parcheggio, in questo caso il parcheggiatore dovrebbe essere in regola, avere dei documenti e un'autorizzazione specifica».
«Non solo si creerebbero nuovi posti di lavoro, ma si avrebbe un maggiore controllo delle strade - conclude - Inoltre i parcheggiatori autorizzati potrebbero denunciale in maniera lecita eventuali irregolarità. E' importante cominciare ad incentivare comportamenti virtuosi, premiando i cittadini. Dare il buon esempio creando opportunità legali e concrete».
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