SPORT
Battute finali tra calcoli e caldo
La dura legge del calcio rende merito oltre il previsto al Palermo. Ci spieghiamo meglio: dopo aver divorato gol in quantità industriale con lo scatenato Suazo, la squadra rosanero all’ultimo secondo di recupero pareggia con Di Michele. Da adesso in poi il campionato, e questo è un discorso generale, dovrà fare i conti con il caldo già alle porte e con i soliti calcoli di fine stagione. Ed indiscutibilmente la brutta partita del Sant'Elia disputata dal Palermo è figlia del caldo e dell’emergenza a centrocampo, con due soli uomini di ruolo schierati perché gli unici arruolabili. Abbiamo capito poco la scelta di Papadopulo di schierare il solito modulo ad "albero di Natale", perché logica imponeva di schierare un impacciato quanto evanescente Grosso più avanzato a sinistra con alle spalle Conteh , in mezzo Tedesco e Barone e sulla fascia destra l’altrettanto evanescente (ma questa non è una novità) Gonzalez davanti al solito Zaccardo.
Ma alla fine il tecnico toscano ha avuto ragione strappando con le unghie un punticino che tiene apertissima la corsa al sesto-settimo posto in campionato valido per la qualificazione Uefa, tenendo conto che qualora si riuscisse a tenere testa alla Roma approdando in finale di Coppa Italia incontrando verosimilmente come altra finalista l’Inter, l’obiettivo sarebbe già centrato. Si rientra da Cagliari attendendo buone notizie dall’infermeria con Corini e Mutarelli abili ed arruolati per disputare un’autentica battaglia all’Olimpico.
I calcoli di fine campionato non sono una novità e quindi non ci pare scandaloso parlarne. Non è il massimo per lo sportivo ed il tifoso vedere autentiche farse in campo con squadre contrapposte tacitamente appagate ancor prima di giocare. Potrebbe essere il caso del Palermo e di uno strano calendario che lo vedrà contrapposto alle due formazioni nel giro di una settimana che si contendo il quarto posto valido per i preliminari della prossima Champions League.
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