ARTE E ARCHITETTURA
Artisti italiani e tedeschi s'incontrano ad Alcamo
E’ un progetto ambizioso e interessante quello che in questi giorni vede come protagonista la cittadina di Alcamo e i suoi abitanti. Per una volta, infatti, sono i siciliani ad essere propositivi nei confronti del panorama culturale contemporaneo, grazie alla bella mostra ospitata negli spazi del Castello dei Conti di Modica (Alcamo, Piazza Castello) a cui partecipano nove artisti italiani e tedeschi. “Baciamo le mani, Willkommenn” (curata da Heidi Sciacchitano; visitabile fino al 19 dicembre dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20; ingresso gratuito) è una mostra itinerante. Infatti entro aprile 2005 verrà esposta, grazie al contributo del Goethe Institut, nei locali del celebre spazio berlinese Kunsthaus Tacheles, incrementando così le possibilità di scambio culturale tra Germania e Italia e aprendo nuove prospettive agli artisti italiani partecipanti. Come dice l’ideatore, l’artista siciliano Davide Bramante “questa mostra non vuole segnare un confine ma vuole ricercare il concetto di urbanistica umanitaria, una linea di confine, che non vuole essere pretesto di isolamento ma una estensione estrema che attraverso i propri segni incontra l’Europa e di cui porta tutti i segni e i linguaggi”.
Nelle foto stampate su alluminio di Matteo Basilè la femminilità è discreta ed elegante ma al tempo stesso trasgressiva. Più tradizionali, ma con una nota di freschezza grazie all’allestimento, le foto in bianco e nero del giovanissimo Andrea Strauss . Per favorire inoltre la partecipazione del pubblico la mostra sarà occasione per un confronto sui i temi dell’arte grazie all’incontro “Artisti d’oggi” con Salvatore Lacagnina e Davide Bramante (23 Novembre, Alcamo, Castello dei Conti di Modica, ore 19.00). Una manifestazione, quindi, che ci sorprende per la sua varietà e che ci fa pensare positivamente, speriamo non invano, per il futuro dell’arte contemporanea in Sicilia in contesto europeo. La mostra è prodotta da “Associazione per l’arte” in collaborazione con il Goethe Institut di Palermo e la Fondazione Federico II.
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