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Andò porta sul palco Pasolini e Sciascia

  • 6 novembre 2006

Continua la rassegna sulla drammaturgia siciliana, il “Palermo teatro festival”, il progetto di Alfio Scuderi e Sandro Tranchina giunto alla sua seconda edizione, che sta animando in questi giorni d’autunno il complesso del Nuovo Montevergini (piazza Montevergini). Gli spettacoli in programma per questa settimana sono: “La notte delle lucciole” in scena il 12 e il 13 novembre e “Asina” che verrà rappresentato il 14 e il 15 novembre. Il primo appuntamento è forse quello più emblematico per aderenza al tema di fondo che ha ispirato l’intera rassegna: “Isole, isolani e isolati”.

Un regista siciliano, Roberto Andò, ha ricreato una notte speciale, di veglia e di lucciole, in cui due grandi maestri dell’arte della parola e del pensiero, Pier Paolo Pasolini, isolato d’eccellenza, e Leonardo Sciascia, isolato anch’egli, oltre che isolano, dialogano. E lo fanno, come dice lo stesso Andò nelle sue note di regia, «fraternamente, disperatamente. Sulla morte, contro la morte. La sua (di Pasolini), quella di Moro. Quella delle lucciole». Una veglia di profondo scambio comunicativo, dunque, nella quale non ci sarà una sola parola che non appartenga a questi due grandi intellettuali, eccezion fatta per due citazioni illustri, da Pirandello e Canetti.

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«Ho pensato – continua Andò – che riportare in teatro le parole di Sciascia, oggi, avesse un senso. Avesse una ragione. Poetica e politica. Senza equivoci nel riferirsi dell’una all’altra, come sempre, in ogni tempo, ma ancor più oggi. Bisognerà infatti, io credo, ripartire dalla coscienza e da chi in nome della coscienza ha speso la propria vita per la libertà – per affermarne la sua dimensione più pura, quella che non accetta accomodamenti né baratti – perché l’Italia ritrovi i propri dei perduti».

I testi, come si diceva, appartengono interamente a Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini, drammaturgia e regia sono di Roberto Andò, scene di Gianni Carluccio, interprete Marco Baliani, uno dei maggiori protagonisti del cosiddetto “teatro di narrazione”, un maestro dell’arte del racconto. La produzione è del Palermo Teatro Festival con il sostegno di "Fondazione Leonardo Sciascia”, per una delle cinque co-produzioni che hanno caratterizzato l’attuale edizione del Festival.

Il secondo appuntamento è quello con “Asina”, testo e regia di Isabella Ragonese, assistente alla regia e compositore Giuseppe Rizzo, scene e costumi Daniela Cernigliaro. In scena la stessa Isabella Ragonese accompagnata da Giuseppe Sangiorgi. La regista, con “Asina”, ha vinto la selezione del premio “Il teatro che verrà”, dedicato a Vincent Schiavelli, organizzato dal Palermo Teatro Festival e promosso dal Comune. Il testo è stato premiato, come si legge nelle motivazioni, «per originalità del progetto, per la sua drammaturgia, la scrittura scenica e l’interpretazione, con particolare attenzione alla giovane età dell’autrice e degli interpreti». I due spettacoli avranno inizio alle ore 21.15 e il biglietto di ingresso avrà un costo di 5 euro; prevendita al Box Office presso il Ricordi Media Store di Palermo (via Cavour, 113) o al botteghino dello stesso teatro, aperto dal martedì alla domenica a partire dalle 20.

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