FOOD & WINE
Alla Cantina Settesoli inaspettato cambio della guardia: Giuseppe Bursi presidente
Oltre mille soci votanti hanno hanno scelto come nuovo presidente delle cantine Settesoli Giuseppe Bursi, agronomo, dirigente all’assessorato all’Agricoltura ed esperto
Il presidente di Settesoli Giuseppe Bursi
Fondata nel 1958 su iniziativa di 88 soci che possedevano 256 ha di vigneti, nel tempo grazie alla illuminata conduzione della dirigenza, specialmente di Diego Planeta, si è radicalmente evoluta per stare al passo dei tempi e garantire una qualità di eccellenza che ha permesso il raggiungimento di fatturati da primato.
Negli ultimi due trienni il presidente è stato Vito Varvaro, un professionista del marketing, che aveva anche conseguito ottimi risultati commerciali.
Pertanto enorme è stata la sorpresa quando il 17 dicembre alle elezioni per il rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione gli oltre mille soci votanti non hanno rieletto Varvaro. Così alla prima convocazione del Consiglio i nove componenti hanno scelto il primo degli eletti: Giuseppe Bursi, socio conferitore della Cantina.
Il Presidente uscente ha dichiarato: «Lascio un’azienda forte e strutturata, in grado di affrontare le sfide dei mercati, ad un successore capace e motivato che continuerà a sviluppare i progetti della cantina in Italia e nel mondo, per consolidare ulteriormente il ruolo dell’azienda quale faro della vitivinicoltura siciliana».
Il Presidente eletto per il triennio 2018/2020 Giuseppe Bursi, il primo nella decennale storia dell’azienda nato a Menfi, ha dichiarato: «Sono felice dell'incarico ricevuto, consapevole della responsabilità assunta e certo che insieme al nuovo Consiglio di Amministrazione riusciremo a dare un nuovo impulso ad una struttura che ha sempre dimostrato di essere esempio virtuoso della Sicilia che lavora, coopera e funziona».
Questo a caldo, nelle ultime ore invece gli organi di informazione hanno riportato un certo risentimento da parte dell’uscente che non pensava meritare, per il suo operato e per l’approvazione del suo bilancio, la non rielezione.
Forse ha nociuto a Varvaro la sua determinazione a investire per il futuro, magari a scapito dell’immediata redditività a favore dei soci. In ogni caso Bursi ha cercato di smorzare le polemiche ribadendo l’impegno di una non rottura col passato ma con il proposito di dare la giusta redditività ai soci viticoltori.
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