Al Nuovo Montevergini il jazz di Vijay Iyer

È uno dei pianisti più influenti creativi della scena jazz mondiale, oggetto di numerosi premi e riconoscimenti che lo stanno decretando, sempre di più, un musicista di assoluto talento. Stiamo parlando del newyorkese Vijay Iyer, in scena martedì 3 febbraio al Teatro Nuovo Montevergini (ingresso alle 21.30) col suo personale trio, formato, inoltre, dal giovanissimo batterista Marcus Gilmore (classe ’86), nipote del talentuoso Roy Haynes a cui ovviamente si ispira, e da Stephan Crump, bassista e compositore che ha collaborato con grandi talenti, da Johnny Clide Copeland fino ad arrivare al Mahavishnu Project.

La sua musica si ispira in gran parte al “post-bop”, una corrente jazzistica della prima metà degli anni ’60 che risente delle influenze dell’avanguardia, del jazz modale di Miles Davis, e anche del free; il tutto, però, viene proposto con un approccio più fresco e contemporaneo (d’altronde Iyer ha solamente 34 anni). Infatti, il pianista americano, completamente autodidatta, riesce a fondere sinteticamente gli stili dei più grandi della storia del piano del jazz, Duke Ellington, Thelonious Monk e Randy Weston, ma, come il post-bop insegna, il suo modo di suonare richiama tantissime altre cose, e questo sicuramente è dovuto anche alle sue disparate collaborazioni.

Quelle rock e rap con Mike Ladd e Dj Spooky, quelle sperimentali con Roscoe Mitchell e Wadada Leo Smith, e infine il sodalizio, durato dal ’95 al 2001, con l’M-Base Collective di Steve Coleman. Il costo dei biglietti, acquistabili in teatro un’ora prima dello spettacolo, va dai 25 euro del posto V.I.P., fino a 5 euro del biglietto ridotto per gli studenti con tessera. Chi volesse ascoltare la musica di questo interessante compositore, può cliccare su http://vijay-iyer.com. Mentre per maggiori informazioni sul concerto, telefona allo 091.6124314, o visita http://www.palermoteatrofestival.com/blog/?p=430.