TEATRO
Al Museo Pasqualino le "farse carnevalesche"
Tre note compagnie si confronteranno con il repertorio delle farse in dialetto siciliano per la messa in scena di tre rappresentazioni carnevalesche
Tre domeniche di “farse” in attesa del Carnevale sul palcoscenico del Museo Pasqualino. Così, l’associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha organizzato per le prossime tre domeniche (31 gennaio, 7 e 14 febbraio alle ore 17.30) in occasione del Carnevale, spettacoli con le farse più significative del repertorio tradizionale dell’opera dei pupi. Si confronteranno con il repertorio delle farse in dialetto siciliano domenica 31 gennaio, alle ore 17.30, la compagnia TeatrArte Cuticchio; domenica 7 febbraio, alle ore 17.30, la compagnia Carlo Magno e domenica 14 febbraio, alle ore 17.30, la compagnia Bumbello-Caropepe-Celano.
«Largu signori mei facemu rota… appena fatto spazio in mezzo alla folla gli attori iniziavano a recitare»: così iniziavano le rappresentazioni della farsa carnevalesca in Sicilia. Da queste farse deriva la nascita delle vastasate, così chiamate perché i protagonisti erano i vastasi (i facchini), che si affermano in Sicilia nell’ultimo trentennio del Settecento. Questo teatro nasce a Palermo, in piazza Marina, dentro alcuni casotti, dove una compagnia costituita da popolani rappresentava una grande quantità di commedie o, per meglio dire, di farse. Su uno schema scenico e un intreccio elementare, prevaleva l’improvvisazione e la recitazione a soggetto che dava spazio a varie soluzioni, è a varie licenziosità.
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