Addio Enzo Sellerio, fotografo e storico editore

Ha saputo ritrarre la Sicilia in un modo unico: è scomparso mercoledì 22 febbraio, all’età di 88 anni, Enzo Sellerio. La sua passione per la fotografia è sempre andata di pari passo con il "mestiere" di editore. Nel 1969 ha fondato con la moglie Elvira Giorgianni, scomparsa due anni fa, la casa editrice che porta il suo cognome, dedicandosi nel frattempo alla pubblicazione di libri d’arte e di immagini; le sue prime esperienze da fotoreporter risalgono al 1952, quando ha immortalato la Sicilia del dopoguerra.

Sono celebri i suoi scatti che ritraggono il volto autentico dell’Isola, quello che vedi camminando per la strada: dai ragazzini della Kalsa, agli emigranti in partenza alla stazione ferroviaria. Arrivato nel giro della fotografia che conta all’età di 36 anni, verso i quarant’anni si trasferisce in America, per ritornare presto in Sicilia, dove realizza i servizi che più l’hanno reso celebre. Nella sua carriera anche un incarico da assistente universitario, esperienza durata per poco tempo.

Nel corso degli anni Sellerio ha continuato a guardare la città di Palermo con gli occhi di un fotografo, senza risparmiare critiche: «Palermo è senza scheletro. - ha dichiarato durante un’intervista - Come faccia a camminare non lo so. In questo senso è un luogo miracolato. Se tornassi a fotografare, per divertimento farei un servizio sulla maledizione dei normanni. Guardi che cosa hanno combinato. A Monreale con due statue di bronzo alte quattro metri hanno rovinato il portico del duomo. La sala Duca di Montalto a Palazzo dei Normanni è un luogo che per come è stato restaurato sarà molto apprezzato dagli ortopedici perché lì cadere è molto facile».