CURIOSITÀ

HomeNewsCulturaCuriosità

Luoghi che non ti aspetti a Palermo: in un campanile c'è la stanza (segreta) del piacere

Un posto che non immagini all'interno di un campanile in pieno centro. Il suo nome dice tutto: se lo visiti ti sorprende tra "passaggi segreti" e opere letterarie

Antonino Prestigiacomo
Appassionato di storia, arte e folklore di Palermo
  • 17 settembre 2024

Una foto da "La stanza di carta" (foto di Alfio Ferlito)

«Potremmo dire che a Palermo sulle librerie si costruiscono campanili!». Come dare torto a Piero Onorato, "inguaribile libraio" dal 1969, che in città gestisce una libreria in via G. d'Alessi. Già il nome della libreria la dice lunga su cosa aspettarsi: "La stanza di carta".

Potrebbe essere perfino il titolo di una serie tv e invece è il nome di una particolarissima libreria realizzata all'interno della parte bassa del campanile di San Giuseppe ai Teatini.

In effetti si tratta proprio di una stanza, non solo per le dimensioni ristrette di un unico ambiente, (saranno circa 19 metri quadrati di calpestio) ma soprattutto per l'atmosfera che si respira entrando. Sembra di "intrufolarsi" a casa di un libraio ed essere accolti dallo stesso nel suo salottino; in un certo senso, visto l'ambiente che Piero Onorato ha ricreato, è come se fossimo a casa sua.

Ci si ritrova in una dimensione completamente parallela. Accedendo, si prova un senso iniziale di stupore e successivamente di pace e tranquillità. Situazione letteralmente impensabile, considerando il fatto che a un metro dalla libreria vi è la via Maqueda e poi la piazza Pretoria, due tra i luoghi turistici più frequentati della città.
Adv
Essendo allestita all'interno di un campanile sembra che la libreria abbia assorbito una certa forma di sacralità e la trasmette in modo del tutto naturale al visitatore. Parliamo di una libreria universitaria storica, esistente già negli anni Venti del Novecento, appartenuta ai F.lli Gino.

Infatti, la ritrovo citata, per la provincia di Palermo, insieme alla librerie Ciuni, Flaccovio, Reber, ecc. nell'Annuario generale d'Italia e dell'Impero italiano del 1937, sotto la direzione di Rosario Gino. La famiglia Gino ne manterrà la proprietà per circa un cinquantennio prima di venderla ad altri librai.

Dopo vent'anni di inattività, dal 2019 la libreria è gestita da Piero Onorato che, mantenendo intatta la sua caratteristica struttura lignea, tipica delle biblioteche, le ha dato un tocco del tutto personale. Ha l'aria di una libreria vissuta, ma da lui, quasi fosse lì da sempre, invece che semplicemente da cinque anni.

La libreria si sviluppa in altezza e nasconde una serie di "passaggi segreti" che solo il libraio conosce, ma se indugiate tra le pagine di questa stanza potreste venirne a conoscenza anche voi, poiché spesso, con un gentile orgoglio e un sorriso da "ignoto libraio", Piero è lieto di rivelare i suoi segreti.

Così, vi stupirete a seguirlo con gli occhi mentre ascende ai piani superiori della libreria grazie ad una scala "Escheriana", seminascosta, ma in realtà ben progettata. E lì, in alto, celata dagli scaffali, quasi proibita come la conoscenza, metafora del peccato originale, vi è la "stanza del piacere", un luogo inaccessibile.

La stanza del piacere confina muro a muro con la sagrestia della chiesa di San Giuseppe e vi si trovano libri o riviste di genere erotico. Le pareti libere della libreria ospitano molte opere d'arte (a volte proprio delle mostre) e anche gli scaffali sono costellati da oggetti di pregio che affascinano alla stregua di un negozio d'antiquariato. Si vede che il libraio ama l'arte in genere, d'altronde il nome completo della libreria è "La stanza di carta, Libri & Arte".

Lontanissima da una qualsiasi forma di massificazione, la libreria accoglie vari generi letterari: dalla storia locale alla letteratura internazionale, dall'antropologia culturale ai saggi scientifici.

Libri di modernariato, ma praticamente nuovi, mai usati prima, e qualche raro libro di antiquariato, solleticano la curiosità dei visitatori. Un intero scaffale è dedicato alla Sellerio editore, «ma non perché è una casa editrice palermitana» ci tiene a puntualizzare Piero Onorato, «vi sono legato per motivi affettivi».

Infatti, fu lui a gestire la prima libreria Sellerio di Palermo, questa e altre piccole notizie che mi ha voluto regalare "in confidenza" e che non riporto per rispetto della riservatezza di Piero Onorato, denotato lo spessore del personaggio che ha voluto ricreare un ambiente a propria immagine e somiglianza, ma questo lo noterete subito, vi basterà entrare casualmente nel suo mondo.

Prima di uscire dalla libreria, Piero mi ha dato il suo bigliettino da visita per i contatti, vi è scritta una frase di un critico letterario inglese alla quale lui è molto legato: «In questa piccola e bene ordinata libreria, una stanza (o due) appena, puoi trovare ciò che neppure pensavi di cercare».

La frase si riferisce ovviamente ai libri, io, però, nella stanza di Piero Onorato, penso di aver trovato un'altra cosa: un esempio di vita. Detto ciò, non mi resta che augurarvi una buona visita, anzi, buon viaggio.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI