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Lo conosci per il molo trapezoidale e ora va via: Pasqualino Monti "saluta" Palermo

L'intervista al presidente (uscente) dell'Autorità portuale della Sicilia Occidentale: "Non è un addio ma un arrivederci. Qui lascio un pezzo di cuore"

  • 4 febbraio 2025

Pasqualino Monti

Nel 2023 è stato l’uomo dell’anno a Palermo per aver portato a termine una delle infrastrutture diventate, in poco tempo, iconiche per la città: il molo trapezoidale.

Pasqualino Monti, ad oggi presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale che include i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata, Gela e, da pochi mesi, Sciacca - tutti oggetto di restyling e rinascita sotto la sua guida - è ormai pronto a lasciare il posto al suo successore.

Il mandato sta per scadere e Balarm ha voluto chiedere al presidente la sua esperienza in Sicilia. Si sa, l’Isola dona molto ma è anche tanto quello che alcuni lasciano, e Monti, qui, dice di «lasciare un pezzo di cuore».

«Palermo mi ha donato tantissimo. Io ho cercato di fare il mio lavoro con assoluta trasparenza e dedizione – racconta -. La città mi ha dato tanta gratitudine. Ho trovato una squadra all’interno di questa Autorità portuale alla quale sono affezionato. Ho costruito rapporti umani che sono convinto proseguiranno nel tempo, anche quando andrò via».
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Il capoluogo siciliano lo ha abbracciato, accolto e mai fatto sentire uno "straniero". Monti nato a Ischia e romano d'adozione, dopo gli anni trascorsi a Palermo è in parte un po' anche siciliano. «Sono grato a tutti – prosegue il presidente dell’Autorità Portuale -. Hanno apprezzato quello che abbiamo realizzato. Non si può restare sempre nello stesso luogo e io sono già alla scadenza del mio secondo mandato».

Il molo trapezoidale, che ha segnato il primo tangibile passo del rilancio del porto di Palermo, è solo una (certo la più evidente e conclamata) dei progetti di restyling dei porti siciliani, dotati di infrastrutture che li hanno trasformati in scali moderni.

Cinque i terminal realizzati in quattro porti, che hanno (finalmente) dato un’immagine differente sia per i cittadini che per i tanti turisti, crocieristi, passeggeri degli aliscafi o dei traghetti che, una volta arrivati, si trovano di fronte un’offerta diversa dal passato: luoghi riqualificati che, oggi, rappresentano vere porte d'ingresso per le città.

«Ovunque – precisa Monti – abbiamo avviato una profonda riqualificazione. Sì è parlato molto di Palermo e Trapani ma anche Termini diverrà un vero e proprio fiore all’occhiello per la Sicilia Occidentale. Abbiamo cercato di coniugare le esigenze di ogni porto con quelle della città in cui sorge».

Oltre al Palermo Marina Yachting, nel capoluogo siciliano si è riqualificata anche la passeggiata da Sant'Erasmo al Foro Italico, quella che un tempo veniva chiamata "la Marina". Mentre sono in programma i lavori di restyling di un altro importante "pezzo" del waterfront palermitano, quello tra via Crispi, la Cala e il Foro Italico.

A Termini Imerese, i lavori riguardano la rigenerazione urbana del molo Sebastiano Veniero, nell’area nord, con la possibilità di potere fare lunghe passeggiate vicino alla spiaggia. Non ci si dovrà neanche preoccupare per il parcheggio, dal momento che verranno destinate ben due aree ai posteggi. E, ancora, c’è in programma la realizzazione di una piazza araba.

Spazio, poi, al verde con la realizzazione di un lungomare giardino con un parco, una grande piazza e una zona green, proprio a pochi passi dalla spiaggia, dove potersi rilassare. L’area, però, si presta anche alla realizzazione di eventi importanti e ad accogliere zone ciclopedonali e carrabili.

«Abbiamo lavorato alla restituzione di una parte dei porti alle rispettive città - spiega il presidente dell’Autorità Portuale - luoghi non più chiusi ma accessibili, una fortuna averli. Abbiamo adeguato la domanda, che esisteva, all’offerta che era squalificata».

Dopo quanto è stato realizzato, come vede, il presidente il futuro della Sicilia nell’era del "dopo Monti"? Lui non ha dubbi e a Balarm dichiara che: «l’Isola è una terra meravigliosa, che ha un peso nel panorama internazionale, dotata di punti di forza unici. Quindi, ha un futuro roseo.

Non posso sapere cosa accadrà, ma da non siciliano ormai affezionato a questa terra, posso dire che qui ci sono grandi potenzialità. E, adesso, la macchina ne è consapevole. La vedo pronta a cogliere sfide ulteriori e sono convinto che possa diventare una delle regioni con il maggior volume di Pil. C’è un gran lavoro da fare, ma è in buone mani».

Poi, l’invito ai giovani a restare in Sicilia e, soprattutto, a metterli nelle condizioni di farlo.

Il “dopo Sicilia” di Pasqualino Monti adesso lo vede, dopo essere stato chiamato dal Governo, alla responsabilità di un’azienda quotata di Stato. Parliamo dell’Enav, una delle aziende leader nel controllo del traffico aereo. Monti ne è amministratore delegato dal 28 aprile 2023. «Non è semplice da gestire – spiega Monti -. Ci sono circa 4300 dipendenti. Un’importante azienda nel panorama nazionale e un’eccellenza riconosciuta in 85 paesi del mondo».

Pasqualino Monti lascia (ma non subito) Palermo con un sorriso, sapendo che non è un addio, ma un arrivederci con un occhio (e una parte di cuore) sempre sulla città e su quanto sia stata in grado di donargli.
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